Qualche imprenditore italiano risponderà all'appello lanciato ieri da Silvio Berlusconi, che vuole vendere il Milan ad imprenditori nostrani? Nell'analizzare la situazione, il direttore di Sporteconomy.it Marcel Vulpis, interpellato da Calciomercato.com, sottolinea come ormai nel calcio italiano fare utili sia molto difficile. Individuando il momento spartiacque: "Il Triplete dell'Inter segna la fine del mecenatismo nel calcio italiano: finito quello finito tutto, monte ingaggi altissimo e altri fattori. Nel calcio i giocatori sono più pagati dei manager che li gestiscono, come se nella Fiat l'impiegato fosse più pagato di Sergio Marchionne: è un'anomalia, una problematica che hanno tutti i club di calcio italiani e che nasce da lontano. Negli anni d'oro, quando era possibile scaricare le perdite di Milan e Inter all'interno dei gruppi, comprare il top player era più facile. Quando la capogruppo non fa più gli utili di prima la perdita intragruppo diventa un problema tecnico: qualcuno deve ricapitalizzare. Le perdite prima venivano usate da Fininvest e Saras per abbattere le tasse, ma nel momento in cui la capogruppo non fa più utili l'asset calcio diventa un problema. Il calcio è un gioiello che costa caro: quando l'economia andava forte ce lo si poteva permettere, ora il periodo di crisi è il più lungo vissuto dal nostro paese, è già tanto che i club di calcio abbiano retto". 

Sezione: News / Data: Sab 07 maggio 2016 alle 14:59
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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