Rafaela Pimenta, l'avvocata brasiliana che ha preso le redini dell'agenzia 'One' dopo la scomparsa di Mino Raiola, è stata protagonista di una lunga chiacchierata con il quotidiano spagnolo AS. Tanti i temi trattati, compreso quello del ruolo degli agenti nel mondo del calcio: "Il mio pensiero è sempre stato allineato a quello di Mino, ecco perché siamo stati insieme per 25 anni - le sue parole -. Mino non ha combattuto contro la FIFA, stava cercando di spiegare cosa fa un agente di calcio. E ovviamente ci sono agenti buoni e cattivi, come i dottori, e nessuno vuole uccidere tutti i dottori del mondo. L'agente è un attore importante in questo mercato". 

Cosa ne pensi del regolamento per gli agenti recentemente approvato dalla FIFA?
"Qui sono influenzata dalla mia formazione giuridica. Quando vedo un regolamento che, a mio avviso, non è conforme alle leggi nazionali, non lo accetto. Ecco perché lo porteremo in tribunale". 

Ha senso limitare le commissioni degli agenti?
"Qualcosa che non è coerente con la legge non ha senso. Tutti gli abusi di potere e le dittature iniziano con piccole cose. Questo regolamento è una grande o piccola violazione delle libertà? Non importa, perché una violazione della libertà può portare a qualcosa di più. Ho vissuto la dittatura in Brasile, e lì la legge non esisteva più. Quella dittatura è iniziata con piccole cose, con piccoli abusi da parte del governo. E poi, se ai militari non piaceva il testo di una canzone, si poteva morire. Tutto ciò che va contro la legge, per me, non può essere accolto. Limitare le commissioni non è il punto principale per me. Il problema è che si tratta di un intervento di libertà contrattuale tra le parti. Un'organizzazione non governativa non può farlo. Non puoi fare quell'intervento di iniziativa privata". 

Sezione: News / Data: Mer 01 febbraio 2023 alle 21:05
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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