"Nella stagione 2016/17 allenavamo nella Primavera del Verona giocatori dell'annata 1998 e qualche 1999. Però abbiamo notato che negli Allievi c'era questo ragazzo classe 2000 che ci sembrava già pronto per il salto di generazione e gli abbiamo subito dato grande fiducia. La risposta l'ha data il campo, perché era pronto per davvero e non soffriva ragazzi di due anni più grandi". A parlare così di Marash Kumbulla è l'allenatore della Feralpisalò, Massimo Pavanel, che nel 2016/17 lo lanciò nella Primavera del club veneto: "Marash è sempre stato un ragazzo serio e concentrato su quello che stava facendo - assicura ai microfoni di Calciomercato.com -. Credo che la cosa che lo renda speciale sia proprio la testa. Quando i ragazzi sono giovani è facile che perdano di vista anche solo per qualche istante, l'obiettivo o la concentrazione. Per Kumbulla non è stato così. Non c'è stato un allenamento o una partita in cui abbia dovuto richiamarlo. Era già pronto all'epoca, figuriamoci oggi".

Con Juric gioca in una difesa a 3, con lei giocava a 4, in quale difesa può rendere al meglio?
"Sarò onesto, non credo che per un ragazzo come lui faccia la differenza giocare in una difesa a 3 o a 4 e aggiungo che non credo faccia differenza neanche l'allenatore che andrà ad allenarlo. A questa età e con la sua testa è solo questione di apprendimento. Serve però coraggio. A questa età, chiunque lo acquisti, deve trovare il coraggio di farlo giocare con costanza".

È pronto per una big come Inter o Juve?
"Certo. Penso che l'ultimo campionato abbia parlato. Marash ha espresso numeri che lo hanno portano ad essere uno dei migliori difensori per rendimento della Serie A. Può giocare in qualunque squadra, non solo italiana, ma anche all'estro perciò non entro nelle dinamiche di mercato di Inter o Juve, però torno a ribadire che serve coraggio. Serve lo stesso coraggio avuto dall'Inter con Skriniar dopo l'anno alla Samp".

Ci racconta un retroscena?
"In quel campionato affrontammo giocatori oggi importanti come Castrovilli, Cutrone, Vido, c'erano talenti come Pinamonti, Kean... Lui però non si è mai tirato indietro, aveva tutto sotto controllo. Credo che il segreto sia sempre stata la sua famiglia. Allenando ragazzi giovani ho incontrato spesso famiglie pressanti, che mettono il proprio figlio su un piedistallo a prescindere da quello che poi realmente fa in campo e fuori. I genitori di Marash sono invece sempre stati umili e corretti e con una famiglia così Kumbulla non poteva che crescere in questa maniera".

Sezione: News / Data: Sab 05 settembre 2020 alle 17:23 / Fonte: Calciomercato.com
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
vedi letture
Print