Possesso della Lazio, palleggio sterile dell'Inter. Sono queste le due caratteristiche che balzano all'occhio fin dai primi minuti della sfida dell'Olimpico, dove i nerazzurri provano a creare le principali occasioni da gol con l'intraprendenza di un Thuram in palla (è lui il più pericoloso) e il tentativo da fuori di Calhanoglu. Piano piano esce fuori anche la tecnica della squadra di Sarri che aumenta il possesso e prova invece a creare qualche apprensione con gli inserimenti delle mezzali Guendouzi e Kamada, lanciato a sorpresa dal 1' con l'esclusione di Luis Alberto, e con la spinta sugli esterni alla ricerca del solito Immobile. 

La manovra dell'Inter appare più leggibile del solito, complice qualche imprecisione di troppo in mezzo al campo e una Lazio che tiene il baricentro alto, costringendo spesso il fischiatissimo Acerbi e i suoi colleghi di reparto ad un giropalla sterile. Quando arriva negli ultimi 20 metri e accelera nello stretto, però, la squadra di Inzaghi dà sempre la sensazione di poter essere pericolosa. A sbloccare la gara ci pensa il solito Lautaro Martinez, che al 40' approfitta di uno svarione difensivo di Marusic per mettere a sedere Provedel e scavalcare il tentativo disperato di Gila in scivolata.

Perché il Toro non perdona, ed è affamato di record. L'Inter soffre il giusto ma è cinica, colpisce al momento opportuno e chiude il primo tempo in vantaggio di un gol che sarà da difendere con unghie e con i denti anche nei secondi 45'.

Sezione: News / Data: Dom 17 dicembre 2023 alle 21:35 / Fonte: dall'inviato a Roma, Stefano Bertocchi
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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