Adriano Galliani, ad del Monza, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte commentando la decisione della Lega Serie A di ieri di aprire la strada alla creazione della nuova media company: "A livello di percorso di vita ho esperienza nel settore dei diritti tv, per oltre 20 anni ho fatto l’ad a Mediaset con delega allo sport, poi al Milan e poi vice-presidente di Lega, quando 10 anni fa divennero centralizzati i diritti. La media company mi trova totalmente d’accordo anche a livello giuridico. La Lega Serie A è un’associazione non riconosciuta, si risponde con il patrimonio personale. I diritti del campionato 2020/2021 sono già stati venduti, ora ci sono tre squadre che non erano in Serie A l’anno scorso. La decisione di fare questa cosa favorisce chi è in A quest’anno ma sfavorisce chi sarà in Serie A l’anno prossimo. Impossibile pensare che qualcosa che si riferisce al prossimo campionato possa dare beneficio a chi gioca questo campionato. In questi 10 anni di diritti collettivi ben 35 squadre hanno disputato la Serie A. Non si parla di leghe chiuse americane, lì è facile. Qui arrivano ogni anno 3 soggetti. La Serie A di quest’anno con diritti televisivi già venduti fa una media company e incassa soldi per qualcosa che parte dall’anno venturo. Tra queste 35 società ci sono società che non giocano più in A, altre che sono fallite, immagino i curatori fallimentari cosa faranno. La letterina non risolve nulla, il problema non è stato approfondito. Il problema non sono i fondi ma come la lega distribuirà i soldi. 

Sezione: News / Data: Gio 10 settembre 2020 alle 20:59
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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