Umberto Calcagno, presidente dell'Assocalciatori e candidato alla rielezione insieme allo sfidante Giuseppe Dossena, è intervenuto oggi ai microfoni di Radio Anch'io Lo Sport. Primo argomento di discussione, la trattativa per la riduzione degli stipendi con le società avvenuta all'inizio della pandemia. "Quando tutto è successo abbiamo riunito i rappresentanti delle squadre professionistiche e loro stessi ci hanno detto che sarebbe stato impossibile un accordo quadro per tutti - dice -. All'interno delle stesse squadre abbiamo dovuto fare accordi differenti perché chi è in scadenza di contratto o in prestito, rispetto a chi ha un biennale in essere, oppure ha fatto una trattativa di rinnovo sulla base della riduzione, ha fatto una discussione su basi differenti. Abbiamo svolto il nostro ruolo e credo che il risultato sia sotto gli occhi di tutti perché penso che il buon senso ha avuto il sopravvento e il numero di contenziosi in essere è molto basso".

Argomento di grande attualità è oggi il caso Lazio, su cui sono in corso indagini per la gestione dei positivi e negativi al Covid-19. "Credo che non solo la Procura Federale ma anche la Procura della Repubblica di Avellino stia indagando - afferma ancora Calcagno -. Tutto il lavoro fatto dalle componenti federali si basava su regole ben precise. Stiamo parlando della salute. Non conosce le carte, ma quel che sta emergendo potrebbe avere conseguenze molto gravi. Mi auguro che tutto possa essere risolto e non dubito che le Procure faranno le loro indagini".

Per il futuro dell'Assocalciatori, Calcagno auspica un maggiore coinvolgimento della componente dei calciatori nelle stanze che contano. "Credo - dice - che il nostro coinvolgimento nel sistema federale debba essere maggiore. Non bastano le persone competenti e non bastano le idee che erano le migliori da portare avanti. Bisogna costruire un percorso, così come nell'Associazione abbiamo bisogno di competenze, anche nel rapporto con gli altri componenti si debba aprire una stagione di coinvolgimento creando dei percorsi per dei calciatori che possano poi cambiare le cose da dentro. Il modo in cui ci porremo nei prossimi anni dipenderà molto da come riusciremo ad essere partecipi. Non ha senso fare rivoluzioni. Credo che negli ultimi anni il percorso sia molto migliorato. Abbiamo bisogno di una nuova sostenibilità con una redistribuzione delle risorse diversa da quella attuale".

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Sezione: News / Data: Lun 09 novembre 2020 alle 23:56
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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