Veronese di nascita, il tecnico del Siena Alberto Malesani prende le difese della sua città dopo il caso scoppiato mercoledì e legato alle parole di Mario Balotelli. Per Malesani, Verona non è assolutamente definibile come una città razzista: "Verona non è razzista, per colpa di quattro o cinque che non hanno una logica di vita e vanno  allo stadio solo per sfogare i propri istinti, non si può generalizzare".

"Non entro nel merito né voglio parlare di Balotelli - prosegue Malesani - anche perché lui ha già un bravissimo  allenatore che lo sta seguendo e consigliando alla perfezione. Però mi sento di difendere Verona, perché se ci sono stati  brutti episodi in passato, ora non si può prendere a pretesto e strumentalizzare ogni minima situazione, che magari si verifica in tutti i campi d'Italia. Verona ha un'elevata qualità della vita e sono tantissimi gli  extracomunitari che lavorano senza problemi. Per cinque che sbagliano, non si può denigrare una città". Malesani conclude con un elogio a SuperMario per le sue scuse pubbliche: "Mi sembra che nella risposta di Balotelli di ieri ci sia già la giusta correzione di rotta e valutazione dell'accaduto".

Nel corso della conferenza stampa della vigilia del match con l'Inter, c'è spazio anche per uno sfogo-fiume dopo il ko pesante con la Fiorentina: "Sono qua da un mese e mezzo, non ho la mano magica ma un progetto che è partito tra le contestazioni, casini di ogni tipo, il cambio di proprietà e ora anche il mercato", ha detto l'allenatore. "Per tutti, quella con la Fiorentina è la partita dell'anno, ma ora a che serve fare drammi? Avverto un'aria di depressione che può solo farci male", ha aggiunto

 

Sezione: L'avversario / Data: Ven 08 gennaio 2010 alle 18:16 / Fonte: Ansa
Autore: Christian Liotta
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