Una cena tra amici. Questa la spiegazione dell'improvviso incontro tra Massimo Moratti e Joan Laporta presso il ristorante Majestic in passeig de Gracia a Barcellona. Nessun argomento in particolare, dunque, ma solo una chiacchierata. "Si è trattato solo di una prima presa di contatto, non abbiamo approfondito alcun discorso preciso", ha detto il presidente blaugrana. Quello nerazzurro, rispondendo su un possibile scambio Eto'o-Ibrahimovic, ha glissato: "Non credo, il Barcellona è soddisfatto di Eto'o così come noi lo siamo di Ibrahimovic". Si tratta, ovviamente, di una linea difensiva messa a punto da entrambi, che non vogliono sporsi più di tanto sulla vicenda Ibrahimovic e sui discorsi di mercato che gli ruotano intorno, tra cui anche quello legato a Maxwell.

Ibra, Eto'o, appunto Maxwell, Tourè, Hleb, Xavi. Durante la cosiddetta riunione tra amici ne sono emersi di nomi importanti, ma si sarebbe discusso anche di cifre. Moratti non vuole abbassare la sua richiesta, nonostante l'amico Laporta abbia già il sì dello svedese. Uno scambio con Eto'o potrebbe anche essere fattibile, ma solo se il conguaglio sarà di una cinquantina di milioni. Troppo, per il presidente del Barcellona, che vorrebbe inserire magari anche Tourè nel discorso per abbassare le pretese del collega interista. Su un binario parallelo si è consumato un approccio importante per quanto riguarda Maxwell, che l'Inter, alla luce delle difficoltà a rinnovare dell'esterno brasiliano, potrebbe cedere ai blaugrana per una cifra tra gli 8 e i 10 milioni di euro. Realizzando così una plusvalenza non da poco (Maxwell arrivò a Milano dall'Ajax, vie Empoli, a parametro zero). Questa trattativa potrebbe non essere così complessa.


Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 05 giugno 2009 alle 10:33
Autore: Fabio Costantino
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