Tre settimane, forse un mese. Dejan Stankovic paga a caro prezzo l’infortunio ai flessori profondi del piede a livello del polpaccio destro, rimediato nel secondo tempo di Inter-Tottenham. Anche Benitez ha un motivo per rammaricarsi, perché dall’infortunio di Zanetti a Palermo e da quello di Cambiasso in nazionale, sopperito proprio dal rientro del capitano, il serbo è stata l’unica costante del centrocampo interista nell’ultimo mese abbondante. Ennesima conferma che, anche sotto la guida di un nuovo tecnico, Stankovic ha ribadito di essere una pedina fondamentale nello scacchiere tattico nerazzurro. Fortuna vuole che l’assenza dell’ex Lazio corrisponda con il rientro di Thiago Motta e con il recupero di Cambiasso, entrambi in condizioni non ancora ottimale a causa dei recenti infortuni.

Se a questo si aggiunge lo stop non breve di Mariga, anche lui messo fuori causa da un muscolo che ha ceduto in nazionale, la situazione non si presenta certo favorevole in vista di Inter-Sampdoria. In pratica, l’allenatore spagnolo si ritrova con scelte obbligate in mediana, reparto delicatissimo per consentire ai quattro giocatori della trequarti avversaria di agire senza eccessivi compiti di copertura. Zanetti in Champions League ha dimostrato di essere tornato in forma, al di là del gol che ha sbloccato lo 0-0. Un posto in quella zona gli apparterrà di diritto anche nei prossimi impegni. L’altro se lo contenderanno Cambiasso e Thiago Motta, visto che difficilmente Benitez punterà su uno tra Muntari e Obi. L’idea di ripresentare Sneijder in posizione più arretrata, come nella ripresa del match di mercoledì scorso, va scartata a priori, perché la tendenza a salire dell’olandese rischierebbe di lasciare scoperta la retroguardia, né lo stesso Sneijder gradisce più di tanto allontanarsi così dalla porta avversaria.

Pertanto, con Stankovic e Mariga out e Thiago Motta e Cambiasso non al meglio, i margini di manovra per Benitez non sono particolarmente grandi. Probabile, comunque, che al fianco di Zanetti giocherà chi, tra l’italo-brasiliano e l’argentino, offrirà maggiori garanzie da oggi al giorno in cui Rafa diramerà la lista dei convocati. A lui spetterà una scelta ardua, perché non va sottovalutato il rischio di ua ricaduta per un giocatore che, reduce da problemi muscolari, scende in campo non al 100 per cento.

 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 22 ottobre 2010 alle 12:56
Autore: Fabio Costantino
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