Quindici giorni, se tutto va come previsto, al massimo tre settimane. Radja Nainggolan, reduce dal trauma distorsivo rimediato ieri sera dopo il contatto con Lucas Biglia nel derby, dovrà saltare la trasferta di Barcellona e il suo ritorno a Roma nella tana della Lazio. Nella migliore delle ipotesi, l'indo-belga tornerà in campo sabato 3 novembre contro il Genoa al Meazza. Luciano Spalletti si vede così nuovamente costretto a rinunciare al suo pupillo e, per quanto sostenga giustamente di avere sostituti di qualità, sa bene che la sua nuova Inter gira intorno agli strappi di Radja. In due partite così importanti sarà dunque necessario tornare agli albori della stagione, quando in assenza dell'ex giallorosso l'allenatore di Certaldo aveva provato delle alternative anche tattiche. 

Posto che i problemi di Ivan Perisic e Marcelo Brozovic non dovrebbero impedirne la presenza al Camp Nou, Spalletti potrà contare su tre centrocampisti per le tre maglie titolari che prevede il suo 4-2-3-1. L'assenza di Roberto Gagliardini e Joao Mario dalla lista Uefa riduce ai soli Matias Vecino, Brozovic e Borja Valero gli specialisti del ruolo. Considerando anche il problema delle condizioni non eccellenti del croato e il fatto che lo spagnolo dovrebbe garantire due partite consecutive da quasi 90 minuti a cui non è abituato, il paradosso è proprio l'uruguagio, da potenziale assente già nel derby a irrinunciabile anche in Champions League. Pur senza alternative della panchina, resta l'impiego dei tre l'opzione più credibile per affrontare il Barcellona, come accaduto ieri dopo l'uscita di Nainggolan.

Ma se l'allenatore decidesse di variare il modulo, non è da escludere una difesa a tre di partenza con il ritorno di Danilo D'Ambrosio titolare. Un 3-4-2-1 potrebbe permettere all'Inter di mantenere in panchina Borja Valero o Marcelo Brozovic, da usare come carta a gara in corso, proponendo alle spalle di Mauro Icardi due calciatori offensivi da pescare nel mazzo delle opzioni a disposizione: Perisic, Matteo Politano, Keita Baldé, Lautaro Martinez e Antonio Candreva. Possibile che Spalletti opti per due calciatori in grado di assicurare anche una buona copertura difensiva, in modo da aggredire i portatori di palla blaugrana sin dall'inizio. In tal senso, se sta bene, il croato è una carta imprescindibile mentre l'ex Lazio, più fresco rispetto al connazionale (uscito ieri per i crampi), ha legittime chance di scendere in campo dal primo minuto.

In questo contesto, per Martinez l'assenza di Nainggolan non è necessariamente una nuova opportunità di sostituirlo come accaduto nella pre-season e durante la prima di campionato a Reggio Emilia. Nonostante lo spirito di sacrificio, è chiaro che la fase di copertura non è (ancora) nelle sue corde e per vederlo titolare servirebbe un classico 4-4-2 (il 3-5-2 obbligherebbe l'impiego di tutti i centrocampisti a disposizione), un modulo simile a quello visto contro il Sassuolo ma ad oggi non certo così in voga in casa nerazzurra. Sperimentare in una gara così complicata potrebbe essere controproducente.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 22 ottobre 2018 alle 20:25
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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