Mourinho: "La mia Inter danneggiata dagli arbitri, ci allenavamo in 10 vs. 11"

Un libro fotogafico per ripercorrere 22 titoli vinti nel corso della sua carriera da allenatore: José Mourinho ha raccolto le migliori immagini delle sue avventure da tecnico in un libro ufficiale corredato da diversi aneddoti legati a ciascuna delle tappe vissute dallo Special One. La parentesi all'Inter, dove nel 2010 ha conquistato lo storico Triplete, è aperta da una fotografia entrata di diritto nella storia: quella con le braccia incrociate a simulare le manette, gesto di protesta per l'arbitraggio di Paolo Tagliavento nel corso di un match contro la Sampdoria. Di quelle due annate, il portoghese ricorda in modo particolare la pressione enorme e i danni subiti dalla sua squadra: "Quanto più ci concentravamo sulla Champions League, quante più difficoltà incontravamo in campionato. Abbiamo patito alcune sconfitte, c'era una Roma molto forte, ma ho avuto sempre la sensazione che gli arbitri facessero contro di noi errori a catena". 

Mourinho rincara la dose: "Ad un certo punto ho iniziato ad allenare la squadra a giocare in 10 contro 11, per essere pronti nel caso in cui avessimo perso un uomo per espulsione. Ma mi sono dimenticato di fare gli allenamenti in 9 contro 11, come contro la Sampdoria quando furono espulsi due dei nostri", aggiunge tra il serio e il faceto. Ma nella pagina dei ricordi nerazzurri, ci sono anche immagini felici, come quelle con Wesley Sneijder, Marco Materazzi e Javier Zanetti: "L'olandese è stato un dieci speciale; Zanetti è stato il mio capitano e gente come Materazzi fa la storia dell'Inter", le didascalie di accompagnamento. Nel libro, oltre al ricordo della vittoria di Madrid ("Era come se fossi in campo") anche una frase significativa del suo atteggiamento: "Sono capace di sorridere di fronte a una sconfitta, perché voglio che arrivi la prossima partita. La reazione fa di me un uomo migliore, perché so che una sconfitta rappresenta l'inizio di un nuovo ciclo di vittorie".