"Troppo forti, niente da fare". La Gazzetta dello Sport parla chiaro: tra Inter e Bayern non c'è stata partita. "Se non per un breve periodo, all’inizio della ripresa, quando la squadra di Inzaghi ha dato fondo alle riserve di energia e di orgoglio - si legge -. I tedeschi hanno lasciato che gli “inzaghiani” si sfogassero e quando il tentativo di rimonta, si era sullo 0-1, ha perso spinta, hanno chiuso il discorso con il “dai e vai” ad alta velocità e tecnica che ha portato all’autogol di D’Ambrosio, sigillo di una serata malinconica".

"È possibile consolarsi con la retorica della sconfitta dignitosa, nessun massacro come si paventava a bassa voce alla vigilia, ma è più utile interrogarsi sui motivi della manifesta inferiorità interista - spiega la rosea -. Un onesto sparring partner, questa è stata l’Inter. Il Bayern ne ha disposto a piacimento e si è presa la quarta vittoria su quattro trasferte a San Siro nelle euro-coppe. Nell’Inter si intravvedono limiti tecnico-strategici e forse d’altro genere. Simone Inzaghi ha escluso Handanovic e De Vrij per scelta, li ha sostituiti con Onana e D’Ambrosio, e i due l’hanno ripagato con prestazioni discrete. Poi ha lasciato in panchina Barella, gli ha preferito Mkhitaryan e va bene. Intorno all’ora di gioco, però, sotto di una sola rete, la gamba di Barella sarebbe stata utile, avrebbe aiutato l’Inter a restare su, ma l’azzurro è rimasto dov’era, allora ci si chiede perché e che cosa ci sia dietro tanto ostracismo, oltre la punizione per il derby interpretato male. Sabato a San Siro arriverà il Torino, il rischio avvitamento è notevole. L’Inter è sull’orlo della recessione".

Sezione: Focus / Data: Gio 08 settembre 2022 alle 08:29 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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