"Dico sempre che chi vince festeggia e chi perde spiega". È uno dei 'passaggi nerazzurri' più interessanti della lunga chiacchierata di Giovanni Gardini ai microfoni di Radio Serie A. L'ex dirigente dell'Inter dal 2016 al 2019 dribbla la sua esperienza a Milano parlando dell'Inter di oggi: "L'Inter sta vincendo e tutti i meriti sportivi vanno riconosciuti a chi sta facendo oggi il lavoro, complimento a loro. Chi non vince ha centomila alibi, il tempo lascia il tempo che trova. Non ha senso parlare di ciò che è stato. Spalletti? Non aveva bisogno di nessuno per alzare ulteriormente il livello, aveva sempre fatto bene ovunque, il suo percorso e la sua carriera parlano per sé. Penso sia uno dei pochi che è riuscito sempre a raggiungere l'obiettivo richiesto dal club. E' un grande uomo, oltre che allenatore. Tra i migliori al mondo per disponibilità e risultati conseguiti. Avrebbe forse potuto vincere lo scudetto qualche anno prima con il record di punti a Roma".

L'attuale direttore generale e amministratore delegato del Palermo preferisce non scendere troppo nel dettaglio quando incalzato sulla sua avventura all'Inter: "I viaggi hanno un inizio e una fine. Se dovessimo stabilire a priori come possano finire, saremmo egoisti. Dovremmo essere orgogliosi di quanto fatto, contestualizzando il momento in cui avvengono certe cose. Poi siamo professionisti, sul campo da più di trent'anni, viviamo per questo e sono felice e orgoglioso oggi di essere a Palermo. C'è un ambiente eccezionale, stiamo provando a costruire qualcosa di diverso. Qui come testimonia il nuovo centro sportivo, le cose si possono fare e anche bene. Quando sono arrivato io eravamo in cinque, adesso siamo in quaranta e vogliamo ancora crescere e non solo sul piano business. Palermo vuole crescere in maniera equilibrata e non attraverso spese sconsiderate".

Durante l'intervista c'è spazio anche per un passaggio su Simone Inzaghi e Roberto Mancini: "Simone alla Lazio era già un allenatore per atteggiamento, attaccamento e volontà. Era un professionista eccellente, un ragazzo molto intelligente. E' riuscito nel suo obiettivo, perciò grandi complimenti a lui. Mancini? Credo che l'Arabia abbia la possibilità di essere un nuovo polo del calcio mondiale, a differenza di altri emisferi nei quali in passato questo non è avvenuto. Al di là dei calciatori, acquisiscono manager, allenatori e tutti i player che ruotano attorno al business del calcio. Investono in maniera considerevole negli stadi. Credo sia un nuovo mercato, magari non a determinate cifre come avvenuto l'estate scorsa, ma ci sono possibilità di sviluppo del calcio, che non sarà però come quello europeo. Avranno un buon futuro secondo me".

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Sezione: Focus / Data: Gio 11 aprile 2024 alle 21:54
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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