Nel corso di una lunga intervista per il nuovo numero di France Football che sarà in edicola domani, José Mourinho, che adesso si definisce 'The Calm One'perché "ora sono più maturo, una sconfitta per me non significa più l'inferno", ritorna con la mente alla vittoria del Triplete nel 2010 alla guida dell'Inter, ricordando come il segreto del suo gruppo fu soprattutto la grande empatia creata tra i vari giocatori: "Più è forte il loro legame, più sei pronto. Specie quando hai dei giocatori pieni di personalità che sono pronti ad assorbire ogni discorso. All'Inter, in questo senso, ero perfettamente a mio agio: c'era gente come Marco Materazzi, Ivan Ramiro Cordoba, Thiago Motta, Diego Milito... Gente che era pronta a seguirmi ovunque. Lavorare in un club dove c'è gente senza lo stesso profilo è diverso. Quindi, prima di prendere qualunque direzione, bisogna capire gli uomini coi quali hai a che fare". 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Lun 20 marzo 2017 alle 19:23
Autore: Redazione FcInterNews.it
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