CdS - Dazn e Superlega: l'idea del miliardario Blavatnik prende corpo. E si spiega il no di Juve e Inter a Sky e ai fondi

Non solo i diritti-tv dei campionati nazionali, tra cui quello di Serie A. No. Leonard Blavatnik, miliardario a capo di Dazn, lavora in grande. Il Corriere dello Sport svela il piano: l'obiettivo è la costituzione della Superlega, il progetto osteggiato dalla Uefa di Ceferin che domani presenterà il nuovo format della Champions League. 

L'ucraino, che secondo i dati di Forbes è il 46° uomo più ricco al mondo con un patrimonio di circa 33 miliardi di dollari, si è già assicurato i diritti di tre dei cinque campionati principali d'Europa (Serie A, Ligue 1 e Liga) e ora punta anche a Premier League e Bundesliga, trattando con Sky. L'idea di Blavatnik - come spiega il Corsport - è quella di mettere su un campionato di calcio europeo in stile Nba: un torneo chiuso alle migliori. "La dimostrazione della serietà del piano sono i contatti continui che ci sono stati anche negli ultimi giorni con sponsor, fondi e naturalmente con le società partecipanti - svela il CdS -. C’è chi sostiene che si possa arrivare a un’illustrazione sommaria della formula già nell’arco di pochi giorni. Una risposta alla Uefa che sta per annunciare la riforma della Champions? Ha tutta l’aria di essere un guanto di sfida". 

Detto della contrarietà totale da parte della Uefa, il quotidiano romano spiega come sia invece difficile che le big d'Europa non siano attratte da questa possibilità. E per l'Italia? "Nel progetto di Blavatnik, tre delle italiane sono già decise, ovvero la Juventus, l’Inter e il Milan - assicura il Corsport -. La quarta va ancora individuata, ma molti indizi portano alla Roma. Alla luce di tutto ciò, sarebbe forse più facile “leggere” l’appoggio dei dirigenti bianconeri, nerazzurri e rossoneri a Dazn nella battaglia per i diritti tv che ha visto Sky sconfitta. E non passa inosservato neppure il fatto che Agnelli e Zhang, dopo averlo inizialmente appoggiato, abbiano votato contro lo sbarco in Serie A del consorzio di fondi Cvc, Advent e Fsi. Motivo? Nel contratto con la Lega c’era una clausola che prevedeva il “rimborso” ai fondi di una parte degli 1,7 miliardi a stagione in caso di Superlega".