"Oggi Milan e Inter, che lavorano da novembre sull’idea di un impianto condiviso «moderno e all’avanguardia», presenteranno al sindaco Beppe Sala il progetto di fattibilità del nuovo stadio, che (nelle intenzioni dei club) sorgerà nella zona adesso occupata dai parcheggi e porterà alla demolizione del Meazza". Lo riferisce la Gazzetta dello Sport, che spiega come l'a.d. corporate dell’Inter Alessandro Antonello, il presidente del Milan Paolo Scaroni e l’a.d. rossonero Ivan Gazidis hanno già anticipato a Sala, una settimana fa, la presentazione del masterplan. "Ma stamattina ci sarà il primo passo davvero operativo - si legge -. E sarà un passo importante, perché il sindaco ha sempre detto chiaramente che preferisce il rinnovamento dello stadio di San Siro, entrato in funzione 93 anni fa, e dopo la vittoria olimpica di Milano-Cortina 2026 ha ribadito che fino ai Giochi il Meazza rimarrà in piedi: lo stadio è un simbolo di Milano e i sondaggi al momento dicono che la gran parte dei milanesi non vuole l’abbattimento. Esigenze che evidentemente male si conciliano con la spinta alla modernità di Inter e Milan: non possono aspettare 7 anni per iniziare a costruire uno stadio che, nei progetti dei due club, diventerà un asset finanziario fondamentale e dovrà generare almeno 50 milioni di euro di ricavi all’anno". Ma intanto questo è il primo passo, quello propedeutico. La strada per la definizione del tutto, però, è ancora lunga.

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Sezione: Copertina / Data: Mer 10 luglio 2019 alle 09:16 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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