Lunga e interessante intervista di Tuttosport a Daniele Adani. L'ex difensore dell'Inter ha parlato della rinnovata squadra a disposizione di Luciano Spalletti e delle grandi aspettative per la nuova stagione nerazzurra.

A pochi giorni dalla chiusura del mercato, è l’Inter l’anti-Juventus? 
"Non da sola, perché la Roma dei giovani mi piace, così come il Milan. Le variabili sono tante, però il mercato ha rafforzato queste squadre, mentre il Napoli mi pare rimasto un po’ indietro, qualcosa dovrebbe fare. La Lazio dipenderà molto dal rendimento delle sue tre stelle, Immobile, Luis Alberto e Milinkovic-Savic: se fosse quello dell’anno scorso, allora la Lazio sarà ancora lassù". 

Quello di Ausilio e Gardini è stato il miglior mercato dal Triplete a oggi? 
"Direi di sì. Hanno inserito uomini importanti in ogni reparto, l’Inter si è completata con giocatori funzionali, di qualità e con caratteristiche diverse da quelle già presenti nella rosa. L’Inter è arrivata in Champions e con questo mercato si è messa nelle condizioni di giocarla per competere. Spalletti ha soluzioni per vincere la partita dal primo minuto e a gara in corso". 

Da grande conoscitore del calcio sudamericano, immagino non sia sorpreso dell’impatto di Martinez. 
"Assolutamente e mi fa ridere chi lo ha presentato come centravanti d’area, significa non informarsi. Lautaro ha giocato dietro una punta, da esterno sinistro nel 4-3-3 o 4-2-3-1, qualche volta da punta, ma lui è cresciuto tantissimo giocando insieme a Lisandro Lopez. E’ un attaccante di accompagnamento con tante qualità. Deve imparare, apprendere conoscenze nuove, ma ha potenzialità infinite. Il suo rendimento dipenderà molto dalla voglia che Icardi avrà di lasciargli spazio". 

Le amichevoli estive sembrano portare in quella indicazione. 
"Mi aspetto molto dalla stagione di Icardi. Deve trovare il piacere di giocare per e con gli altri. La sua indole lo porta alla raccolta del passaggio per l’ultimo colpo, ma se migliorerà nel gusto del palleggio, allora lui migliorerà e crescerà anche l’Inter. Se Icardi si apre alla squadra, i vari Politano, Nainggolan, Martinez, Keita e Perisic potranno entrare maggiormente in area e così salirà il gioco dell’Inter e aumenteranno i gol. Icardi le sue 20 e passa reti le segnerà comunque, ma godendosi il gioco con i compagni, diventerà più forte". 

Grazie ai nuovi, Spalletti potrà sbizzarrirsi a livello tattico. 
"E’ un’Inter forte e varia, ma ci sono dei passaggi che devono arrivare col lavoro e penso che all’inizio vedremo una squadra sì vincente, ma pratica, con un sistema lineare. Spalletti partirà dal 4-2-3-1 consolidato, ma poi ci saranno novità, perché Vrsaljko è un terzino destro diverso da D’Ambrosio. Nainggolan? Il Ninja può fare tutto, lo vedo anche nei due mediani. Per altro lo preferisco da interno, più che da trequartista pure perché è molto più abile a gettarsi negli spazi che a ricevere palla spalle alla porta". 

L’anno scorso Spalletti ha reinventato Brozovic regista, chi sarà il “fortunato” di questa stagione? 
"Ne ha tanti giocatori, però penso a Perisic. Fisicamente è inarrestabile, ma deve smettere di pensare da “10”. Perisic non ha quelle caratteristiche e quando prova certe giocate, sbaglia. Se invece ragiona da ala e mette la corsa davanti a tutto, diventa fortissimo perché ha colpi unici. Secondo me se Perisic impara a sacrificarsi da terzino, ma continuando a pensare da ala, l’Inter potrebbe diventare devastante perché Spalletti in alcune gare potrebbe schierarlo a sinistra dietro a Keita". 

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Sezione: Copertina / Data: Mer 15 agosto 2018 alle 10:40 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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