Ci sono momenti in cui sarebbe anche giusto evitare di emettere giudizi insindacabili. La terza giornata è andata in archivio solo da poche ore e la stampa, con un bel po’ di opinionisti al seguito, già ha stilato pagelle, tabelle, ha promosso e ha bocciato. Non ci si meravigli se poi un ragazzo, un allenatore, dai modi pacati e simpatico, se ne esca con frasi anche piuttosto decise. È il momento in cui bisogna solo lavorare, da una parte, e permettere a chi deve lavorare di farlo nel migliore dei modi. Senza giudizi pesanti e prematuri.

Con queste righe non si vuole dire che le critiche da parte di certa stampa per alcune uscite dell’Inter non siano giuste: che la squadra debba ancora trovare un suo assetto è sotto gli occhi di tutti. Certo è che, appunto, come si diceva prima, siamo solo alla terza giornata ed è naturale che si viva sulle montagne russe.

Tanto è vero che, a ben guardare, due settimane fa la Roma veniva osannata e l’Inter demolita: oggi, è quasi tutto il contrario. Aspettiamo ancora un altro paio di partite per poter fare delle valutazioni che risentano poco dell’umore dell’opinionista e molto, invece, della statistiche e dei freddi numeri.

Nel frattempo godiamoci le cose buone: Juan, che bel difensore; capitan Zanetti, intramontabile; Milito, una partita un gol; Cassano, quasi sempre decisivo. Lavoriamo, invece, sulle altre cose: difesa, da sistemare; Sneijder, da posizionare meglio nella linea dei fantasisti e altri significativi dettagli. 

Insomma, c’è da stare allegri ma c’è anche da lavorare: lo si faccia serenamente, senza aspettare il risultato finale per stroncare o esaltare. E lo si faccia sin da subito, sin da giovedì contro il Rubin Kazan, e poi contro il Siena e via andare… Piano con i giudizi!

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Mar 18 settembre 2012 alle 00:45
Autore: Giuseppe Granieri
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