"Samuele mi ha chiesto com'è lì, gliene ho parlato bene. Tutti i giocatori si aiutano, per me è stato bellissimo, la società mi ha accolto bene e sarà lo stesso con lui". Così ieri Philippe Coutinho, interrogato sulla questione, spiega che tipo di accoglienza dovrà aspettarsi Samuele Longo all'Espanyol, la squadra che ha deciso di puntare su di lui per questa stagione, dopo che a gennaio scorso ha prelevato in prestito il giovane folletto brasiliano. Un'esperienza che è servita tantissimo a Cou, che infatti è tornato in Italia con una maggiore fiducia nei propri mezzi e soprattutto con una maturità tecnica e fisica tutta nuova. Un giocatore trasformato, più uomo, che ha già dimostrato di potersi giocare le sue carte in nerazzurro, col gol dello 0-3 di Pescara che vale come uno squillo importante.

E adesso, tocca a Samuele respirare l'aria del Cornellà. Un'esperienza che sicuramente sarà altrettanto importante, oltre che meno compressa, visto che l'attaccante veneto potrà disputare praticamente l'intera stagione agli ordini di Mauricio Pochettino, tecnico dei Periquitos. Pochettino che ieri ha parlato in maniera entusiastica della sua nuova punta, definito "uno dei migliori giovani giocatori in Italia", ultima dichiarazione di benvenuto calorosa per lo Zio Sam, un obiettivo da lungo tempo della dirigenza della squadra biancoblu come ha dichiarato il proprio dirigente Ramon Planes. La Liga, quindi, come trampolino di lancio per Longo, in un campionato che notoriamente esalta le capacità offensive delle squadre (anche se comunque da contraltare fa la relativa solidità dei pacchetti difensivi). E per Samuele, che già nelle apparizioni che Strama gli ha concesso in questa estate prima della sua partenza ha dimostrato di avere già la grinta necessaria per poter ritagliarsi uno spazio importante, quella che presumibilmente partitrà quest'oggi con la gara di Valencia contro il Levante è un'occasione d'oro per crescere e prepararsi ad esplodere definitivamente anche nel nostro torneo. L'esperienza di Coutinho in questo senso è confortante.

Piuttosto, piace sottolineare un aspetto, ovvero la fiducia che l'Inter continua ad avere nell'Espanyol, consolidata proprio dalla maturazione di Pippo. Longo, infatti, aveva un sacco di richieste in Italia, con Bologna e Pescara in fila da settimane, tanto per citare quelle più note. E anche da altre parti gli estimatori non mancavano. Eppure, alla fine l'Inter ha deciso di fidarsi nuovamente dell'Espanyol, un club che della crescita dei giovani ha fatto ormai quasi un punto d'onore (l'età media dell'Espanyol è di 25 anni) e dove l'ambiente è l'ideale per lasciar maturare i talenti. Lo dimostra anche il caso di Vladimir Weiss, che il Manchester City ha spedito nell'ultima stagione in Catalogna dove lo slovacco ha trovato spazio e sicurezza, col Pescara che si è goduto il suo positivo debutto in campionato.

Insomma, una fiducia incondizionata, importante, che il club spagnolo ha dimostrato di meritare: cooperazione internazionale che fa solo che bene a tutte le parti in causa, e che ci fa guardare con più simpatia alle vicende dei Pericos...

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Dom 02 settembre 2012 alle 12:00
Autore: Christian Liotta
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