Grandissima prova dell'Inter, che con tre gol regola l'Hajduk a casa sua e mette in ghiaccio la qualificazione ai plyoff di Europa League. Una gara temuta quella di Spalto, soprattutto per la preparazione approssimativa e per le tante assenze. Dal cilindro, invece, i nerazzurri estraggono una grande prestazione che mette in discesa la qualificazione.

Senza tantissimi elementi, e con la grana Ranocchia, Stramaccioni opta per un più coperto 4-3-2-1, possibile grazie alla duttilità di Palacio e alla mobilità di Sneijder. I croati vanno subito in difficoltà contro il fraseggio stretto e preciso, in grado di mandare sistematicamente a vuoto il pressing degli uomini di Miso Krsticevic. Il doppio rifinitore funziona come funzionò benissimo a Udine in una delle performance più riuscite dell'Inter stramaccioniana: il vantaggio è la logica conseguenza.

Nagatomo e Jonathan, preferito a Mudingayi, spingono sovente e costringono bassi i terzini di casa. L'Hajduk ha un sussulto con Jozinovic, ma è ben poca cosa. Nel finale il raddoppio di Nagatomo con decisiva deviazione di Maloca che spiazza Blazevic.

Nella ripresa, Krsticevic inserisce un'altra punta, ma il canovaccio dell'incontro resta immutato. Anzi, l'Inter soffre zero e domina ancor di più col possesso di palla. Una superiorità nettissima che si concretizza con il tiro da biliardo di Coutinho.

Dunque, né rombo né 4-2-3-1: Stramaccioni imbocca la strada del doppio rifinitore e il gioco se ne giova, così come la solidità. Che sia proprio questo il nuovo asso nella manica?

Sezione: L'angolo tattico / Data: Ven 03 agosto 2012 alle 03:00
Autore: Alessandro Cavasinni
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