Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha rilasciato un'intervista a La Repubblica in cui ha disegnato un quadro molto complicato per il calcio italiano. Il massimo dirigente avanza una serie di richieste al governo. "Ci sconti i contributi sugli stipendi dei giocatori. Per lo Stato sarebbe una perdita di 150 milioni. Ma non è peggio se fallisce il calcio italiano, che oggi è la terza azienda del Paese?".

Secondo Cellino, nella più rosea delle previsioni si ripartirà a porte chiuse la prima settimana di maggio, nella peggiore si perderanno cinque mesi di campionato. Considera "superata" l'idea di playoff e playout considerando che gli Europei dovrebbero saltare. Dal punto di vista economico, racconta, "Si faranno degli sconti ai broadcaster televisivi che devono acnora versare una quota dei diritti e si chiederà allo stato un intervento sull'Irpef per poter dare gli stipendi netti ai calciatori. Poi servirebbe una legge per allungare tutti i contratti di un anno, così da tutelare tutti. Se non facciamo così il danno sarà quasi più grave del virus".

Sezione: Rassegna / Data: Ven 13 marzo 2020 alle 11:37
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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