"Vabbé che si chiama Internazionale perché i fondatori, fuoriusciti dal Milan dove c’era il veto per i giocatori stranieri, si sentivano «fratelli del mondo». Vabbé che con l’arrivo di Thohir e soci la vocazione globale si accentuerà e, magari, anche talune operazioni di mercato seguiranno logiche commerciali, prima ancora che sportive. E però l’Inter esagera un po’ nel seguire la sua natura. Quest’anno, tra le cinque leghe di punta, è la squadra ad aver schierato il maggior numero di calciatori non europei: la media è di 7,4 a partita. D’altronde, martedì contro l’Atalanta Mazzarri ha mandato in campo dal primo minuto 11 stranieri su 11. E altri 3 sono subentrati dalla panchina". Questo il commento piuttosto polemico della Gazzetta dello Sport, che evidentemente non si limita a commentare il dato statistico, dando un giudizio di valore. "Lo studio effettuato dal Cies Football Observatory mette in evidenza come la Serie A sia il campionato più open in tal senso. La media di giocatori non europei, infatti, è di 3,2, la più alta a livello di leghe maggiori del Vecchio Continente. Poi viene la Liga spagnola con 2,5, quindi la Ligue francese con 2,4, la Bundesliga con 1,7 e la Premier con 1,6". 

Sezione: Rassegna / Data: Ven 01 novembre 2013 alle 10:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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