Sette vittorie su sette in Eredivisie, anche l'Ajax tra le vittime (3-0 secco) e ben 26 gol segnati. Insomma, il PSV di Mark Van Bommel in patria non conosce ostacoli. In Champions è arrivato lo 0-4 del Camp Nou con il Barcellona, ma è chiaro che i campioni d'Olanda saranno un avversario davvero complicato per l'Inter. "Certo, l’Olanda è terra di attacchi, di tatticismi ridotti a zero, le difese dell’Eredivisie sono meno protette e attente di quelle italiane. Ma per la retroguardia dell’Inter resta un crash-test importante: dopo essersi concentrata su Kane, nella seconda del girone dovrà preoccuparsi delle folate collettive, dei lampi degli esterni, dei tagli del Chucky Lozano, che già ha fatto piangere la Germania al Mondiale", sottolinea la Gazzetta dello Sport.

Il dubbio di Spalletti è riproporre Skriniar terzino come contro gli Spurs con Miranda titolare oppure lasciare il brasiliano in panchina e confermare D'Ambrosio a destra. Di certo, ci sarà Stefan De Vrij, lui che da ex Feyenoord conosce bene il Philips Stadion: "L’innesto dell’olandese ex-Lazio ha raddoppiato potenza e leadership - evidenzia la Gazzetta -. Stefan si è imposto con la calma dei forti. I suoi numeri su palle recuperate, difesa sui dribbling, contrasti, tiri respinti sono tutti di molto superiori alla media del ruolo, in Serie A. E risultati simili si vedono anche nelle statistiche che provano a riassumere la fase d’impostazione. Dati che confortano l’impressione visiva di chi lo applaude a San Siro. Al Philips Stadion non gli è sempre andata così bene: otto anni fa, nell’ottobre 2010, il diciottenne De Vrij era al centro della difesa del Feyenoord contro il PSV. Il «club del popolo» ne prese dieci, in una debacle storica (10-0) favorita ma non giustificata dall’uomo in meno dopo 34’. Due a zero al 45’, pioggia di reti nella ripresa: riguardando le immagini si vede Stefan spesso sperduto in mezzo all’area, ad allargare le braccia dopo un gol subito. Sull’ottavo Engelaar gli salta in testa, sul nono e decimo si intuiscono crisi di nervi. Il ricordo gli è rimasto di sicuro, la voglia di dimostrare che molto è cambiato, pure".

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Sezione: Rassegna / Data: Mar 02 ottobre 2018 alle 08:59 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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