Serse Cosmi torna a parlare e lo fa alla Gazzetta dello Sport, regalando più di uno spunto interessante come suo solito.

Cosmi, a 65 anni va in pensione?
«Pensione? State scherzando. Il calcio è la passione della mia vita, non mollo. I migliori allenatori sono ancora quelli della mia generazione: a parte Ancelotti che è unico, penso a Spalletti, Sarri, Gasperini».

Nostalgia per il calcio di una volta?
«Nel 2000, quando arrivai in A, c’erano Ronaldo il Fenomeno, Totti, Del Piero, Batistuta, Shevchenko, Zidane... Vado avanti? Quell’epoca non è neanche avvicinabile a quella attuale: non è nostalgia, è realismo».

Sceglierebbe un giocatore attraverso gli algoritmi?
«Sarebbe come se il suo direttore scegliesse così i giornalisti, non credo sia una buona idea. Gli uomini voglio conoscerli, parlarci, ascoltarli, capirli. La tecnologia è ok se usata con parsimonia».

L’avversario più forte?
«Ronaldo il Fenomeno. Sembrava capitato per caso in mezzo al campo a giocare assieme a 21 esseri umani, mentre lui era di una categoria superiore».

Oggi chi la emoziona?
«Il Manchester City è forte, Guardiola è bravo, ma non mi fa battere il cuore. Il Napoli, invece, mi ha proprio divertito. Se nel calcio ci fosse giustizia, oltre allo scudetto, avrebbe dovuto esserci anche in finale di Champions».

E l’Inter?
«Può vincere lo scudetto. L’uscita di Brozovic va metabolizzata, Frattesi è una bella mezzala».

Napoli ancora favorito?
«È il più strutturato, pure se non c’è più il mio amico Spalletti».

Sezione: Rassegna / Data: Dom 09 luglio 2023 alle 11:11 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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