"Ho scelto di allenare la Nazionale per le cose che mi sono successe quando ero giocatore azzurro, non sono riuscito a vincere né Mondiale né Europeo. Potevo fare di più, era un mio obiettivo allenare l'Italia e vincere". Intervistato da Sky Sport, Roberto Mancini spiega le motivazioni dietro la sua scelta di diventare ct azzurro, lui che già qualche mese fa vedeva la luce in fondo al tunnel dopo la delusione storica di non essersi qualificati ai Mondiali: "Avevo visto alcuni giocatori interessanti, non ero d'accordo sul fatto che non ci fossero talenti in Italia, forse è l'unica cosa di buono che c'è. Magari non c'è il fuoriclasse assoluto come Totti, Del Piero o Vialli. Poi va detto che una volta per un giovane era diffcile giocare, dovevi avere delle qualità incredibili per esordire a 16 anni. Ce n'erano due-tre quando giocavo io: Galderisi, Bergomi e Monelli. Oggi ce ne sono di più e bisogna avere coraggio per farli esordire".

Il Mancio, poi, ribadisce le ambizioni importanti della sua squadra in vista dell'Europeo: "Bisogna partire per vincere, poi il calcio è così: se sbagli una partita, sei fuori anche giocando bene. Noi dobbiamo giocare con l'idea di raggiungere la finale"

Sezione: News / Data: Mer 20 novembre 2019 alle 19:42
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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