Il calcio, conosciuto come il gioco più bello del mondo, è una parte intrinseca della cultura italiana, un elemento che unisce le piazze dal nord al sud della penisola. Ma al di là dei calciatori e degli allenatori, ci sono altre figure centrali in questo sport: gli arbitri. Professionisti del fischietto che con autorità e imparzialità dirigono le danze su uno dei palcoscenici più amati dagli italiani. Il rapporto tra tifosi e arbitri è sempre stato complesso, ed oggetto di discussione. Ci sono però arbitri che hanno saputo guadagnarsi una reputazione ed a farsi "ben volere" dai più.

Ruolo e formazione degli arbitri italiani

L'arbitro nel calcio italiano rappresenta l'autorità massima in campo, colui che deve far rispettare le regole e garantire lo svolgimento leale della partita. È una figura che richiede una preparazione rigorosa, sia fisica che tecnica. Gli arbitri devono attraversare un percorso formativo severo, gestito dall'AIA (Associazione Italiana Arbitri), che comprende esami teorici e valutazioni pratiche prima di poter calcare i campi della serie A e delle categorie inferiori.

Il livello di arbitraggio in Italia

Il livello dell'arbitraggio in Italia è strettamente monitorato e costantemente sotto la luce dei riflettori. Anche se talvolta oggetto di polemiche, gli arbitri italiani sono generalmente riconosciuti per la loro competenza e capacità decisionale. La FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) e l'AIA lavorano insieme per garantire che gli standard rimangano elevati, con continue sessioni di aggiornamento e valutazione delle prestazioni.

Secondo un'intervista ad Inzaghi, gli arbitri italiani sono i migliori d'Europa.

Compensi e Riconoscimenti: quanto guadagna un arbitro di Serie A?

Diventare un arbitro di serie A non solo è una questione di prestigio, ma comporta anche un impegno economicamente remunerativo. Sebbene i compensi possano variare in base all'esperienza e alle partite dirette, si stima che un arbitro di serie A possa percepire tra i 3800 e i 4000 euro per partita. A questi, si aggiungono bonus e compensi annuali fissi che possono arrivare fino a importanti cifre annue, facendo degli arbitri professionisti figure remunerate adeguatamente allo stress e alla responsabilità del ruolo.

Nell'ultimo campionato di Serie A, Daniele Chiffi si è rivelato essere l'arbitro con il guadagno maggiore, incassando 86.800 euro, tra compensi per le partite, stipendio Var e altre funzioni. In questa speciale classifica, Michele Fabbri si posiziona al secondo posto con 76.900 euro, mentre Daniene Doveri segue a stretto giro con 76.700 euro. Anche se il numero di partite arbitrate spesso porta a guadagni paritetici di 60mila euro, l'attenzione si rivolge anche a coloro che lavorano principalmente da remoto nella sala Var, con Mazzoleni che ha guadagnato 62.900 euro, seguito da Marini con 52.700 euro e Nasca con 56.100 euro. Interessante notare che Maria Sole Ferrieri Caputi, la prima donna arbitro nella massima serie italiana, ha guadagnato 15.500 euro nel suo debutto stagionale.

Chi sono gli Arbitri più Apprezzati in Italia?

Nel panorama dell'arbitraggio italiano, alcuni nomi emergono per la loro professionalità e carisma. Gli arbitri più apprezzati solitamente hanno una carriera di decisioni equilibrate e di gestione pacata delle tensioni in campo. Personalità che hanno lasciato un segno nella storia dell'arbitraggio italiano, non solo per le loro prestazioni in serie A o nelle competizioni europee e mondiali, ma anche per l'impatto che hanno avuto sulla professione, elevando il rispetto verso gli arbitri e migliorando l'immagine e la percezione pubblica del loro ruolo critico nel calcio.

Prima di scoprire chi è l'arbitro più amato di sempre però, si accettano scommesse. Come quelle che puoi vincere giocando ai casinò fuori porta.

L'emergere di leggende nel panorama arbitrale italiano non si ferma di certo qui. Al settimo posto troviamo Paolo Tagliavento, la cui popolarità storica è riflesso di una carriera significativa nelle competizioni di Serie A e UEFA, con un indice HPI di 29.14. Immediatamente sopra di lui, al sesto posto, si classifica Gianluca Rocchi, riconosciuto per la sua carriera internazionale in campo arbitrale e un HPI di 40.59. Daniele Orsato si attesta al quinto posto: il suo apporto in importanti finali UEFA Champions League gli conferisce un HPI di 42.82. Al quarto gradino del podio si posiziona Pierluigi Pairetto, noto per l'arbitraggio di finali di rilievo come quella di Euro 96, e con un HPI di 44.04. Seguono poi le figure di Roberto Rosetti e Nicola Rizzoli al terzo e secondo posto, arbitri che hanno saputo farsi valere sia in Serie A sia in competizioni mondiali, con un HPI rispettivamente di 46.14 e 48.34.

In vetta alla classifica, troneggia Pierluigi Collina, unanimemente riconosciuto come il miglior arbitro del mondo per sei volte consecutive, con un HPI di 66.39, simbolo di un'indiscussa leadership nel mondo dell'arbitraggio internazionale

Sezione: News / Data: Mar 30 gennaio 2024 alle 02:01
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
vedi letture
Print