"Quando abbiamo cominciato non avevamo idea della dimensione internazionale che avrebbe preso il nostro lavoro. Non finirò mai di ringraziare quelli che ci sostengono: l’8 per mille incide per il 30, 35 per cento, grazie a questo introito vanno avanti 50 progetti di Emergency". Lo spiega Gino Strada alla Gazzetta dello Sport, a distanza di 20 anni dagli inizi e da quel primo ospedale in Afghanistan.

E il ventennale, che cade il 15 maggio, lo festeggerete con la Nazionale Cantanti…
"Quando ci hanno interpellato siamo stati felici: sarà l’occasione (e il timbro diventa ironico, ndr) per ricordare ai nostri concittadini che c’è un’organizzazione italiana che non ruba, ma va in giro per il mondo a curare gli ammalati. E in questa ricorrenza ci tengo a ricordare Candido Cannavò, che ci ha sostenuto sin dall’inizio".

Come si può combattere l’aggressività di alcune frange ultrà?
"Non è mia competenza, ma io investirei su istruzione e cultura, anche se purtroppo non mi sembra questa la tendenza nel mondo. Ho notato che c’è troppa indulgenza verso certi ultrà. In questo senso la Partita del Cuore restituisce il senso di un incontro di calcio. Sono contento che tanti amici abbiano voluto partecipare, in campo e sugli spalti, da Baggio a Zanetti". 

Da interista, che cosa vuol dire a Zanetti?
"Un abbraccio e un grazie. Per molti interisti sarà sempre un esempio, non solo professionalmente, ma perché è una persona pulita. E ringrazio tutti gli amici che partecipano, spesso il mondo è sordo ma nei nostri confronti c’è sempre stata grande attenzione". Il numero solidale è il 45503.  

Sezione: News / Data: Gio 15 maggio 2014 alle 11:02 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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