Nella sua analisi al termine della trentesima giornata di campionato, Paolo Condò dedica ampio spazio alla situazione di due allenatori sulla graticola: José Mourinho, esonerato dalla Roma, e Massimiliano Allegri.

"Sulla linea di partenza di questa Serie A, lo scorso 19 agosto - si legge -, c’erano due allenatori dotati di un’invidiabile bacheca, molto più ricca rispetto a quelle dei colleghi: José Mourinho, che nella sua storia ha vinto 8 campionati e 2 Champions League (oltre ad altre coppe e coppette), e Max Allegri, 6 volte campione d’Italia e capace in due occasioni di issarsi alla finale di Champions. Non c’è dubbio che i due siano stati grandi allenatori — lo testimonia il loro palmares — e dunque ogni obiezione sul presente va posta con rispetto, non stiamo parlando di parvenu del pallone. Ma va posta, perché la qualità degli uomini inferiore a quella degli anni belli è parte del problema ma non lo esaurisce. Di più: la frequenza della scusa, a volte esplicita a volte subliminale, ha toccato qualcosa nel rapporto fra allenatori e squadre. Mourinho l’ha pagato con l’esonero. Anche Allegri, che pure era tornato con parole forti di orgoglio juventino, ha gestito le crescenti delusioni del triennio parlando di categorie dei giocatori — un chiaro distinguo, chissà quanto apprezzato dallo spogliatoio — e ripiegandosi su se stesso dal punto di vista tattico".

Sezione: News / Data: Mar 02 aprile 2024 alle 22:27
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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