Focus inevitabile sulla Nazionale italiana e sulle sue prospettive in ottica Euro 2024 nel pezzo di approfondimento scritto per La Repubblica da Paolo Condò. Che comincia il suo ragionamento partendo da quanto fatto vedere ieri dagli azzurri, nella vittoria per 3-2 sull'Olanda che è valsa la medaglia di bronzo della Nations League: "Ieri hanno segnato i giocatori dei vari reparti ai quali il gol viene più facile: Dimarco fra i difensori, Frattesi fra i centrocampisti e Chiesa fra gli attaccanti - le parole del giornalista -. Federico Dimarco è stato la scoperta dell’anno, partito nell’Inter come riserva e diventato rapidamente uno dei titolari blindati: tra club e Nazionale è salito ieri a 55 presenze, bronzo stagionale dietro Barella, secondo a 57, e Bryan Cristante, 58 partite giocate. Sono i numeri di chi va fino in fondo nelle coppe. Davide Frattesi non le ha giocate, e nel rispetto delle strategie del Sassuolo questa deve essere stata l’ultima volta, perché l’incursore con il gol facile può proseguire la sua crescita soltanto aggiungendo la Champions al campionato".

Allargando il discorso al resto del gruppo, Condò prova ad anticipare le scelte futuro di Roberto Mancini: "Donnarumma, Di Lorenzo, Barella e Chiesa sono i campioni d’Europa in carica che reclamano un ruolo centrale anche nel nuovo ciclo - si legge --. Non sono gli unici, perché Verratti e Cristante, Berardi e Immobile, il sorprendente Acerbi, che a 35 anni s’è smazzato 54 partite in stagione, Spinazzola e Pellegrini sono tutte figure da mantenere: ma per competere ai massimi livelli il prossimo dev’essere il tempo di Tonali e di Bastoni, di Scalvini e di Zaniolo, di Raspadori e di Zaccagni, di Buongiorno brillante al debutto. Dev’essere il tempo di Scamacca, perché alla fine delle varie sperimentazioni nessun centravanti garantisce meglio di lui il mix fra tecnica e fisico. Retegui ha soltanto il secondo, ieri non ha trattenuto un pallone e per lunghi tratti il campo è sembrato in pendenza a favore degli olandesi. Può restare nel gruppo, migliorerà certamente: ma l’uomo da piazzare fra Zaniolo e Chiesa, per dialogare con loro e andare in porta, non può che essere Scamacca (e finché non si impone lui, il migliore su piazza resta Immobile). Da settembre ci aspettiamo che Mancini inserisca nel giro Baldanzi e Casadei, perché il Mondiale U20 li ha battezzati. L’Europeo U21 che inizia mercoledì potrebbe aggiungerne altri". 

Sezione: News / Data: Lun 19 giugno 2023 alle 14:15
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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