"Ho sempre avuto in mente il modo di lavorare di mio padre, il suo modo di essere vincente e che a fatica sono riuscito a riportare. Per me mio padre è stato importantissimo, ha rappresentato un esempio che mi ha consentito di vedere ciò che stavo per affrontare non come un’esperienza nuova ma come una continuazione di un percorso che avevamo vissuto da ragazzi". Lo ha raccontato ai microfoni di Libero Massimo Moratti, parlando del padre Angelo, presidente delle prime due Coppe dei Campioni dell'Inter.

Cosa ha cercato di copiare da suo padre?
"La determinazione nelle decisioni, il sapere di essere da solo quando le prendi e assumertene la totale responsabilità, ma quello che papà mi ha lasciato come eredità è stata sicuramente la sua immensa umanità, il suo essere disponibile con tutti. Era un uomo con un grandissimo carisma ed estremamente simpatico. Mi ha trasmesso la capacità di cercare di ottenere il massimo attraverso queste sue qualità che ho cercato di fare mie".

A proposito di mecenati, che rivalità c'era con il Milan di Berlusconi?
"La rivalità fra di noi è stata una delle spinte che mi ha portato a cercare di far bene. Quando sono arrivato alla presidenza dell’Inter, il Milan era al massimo della sua espressione e ho dovuto cercare di fare in modo che anche la mia squadra fosse allo stesso livello, se non superiore. Con Silvio Berlusconi c’è stato un rapporto di innegabile rivalità calcistica ma di grande simpatia. Appena presi l’Inter ricordo che cercò di mettermi in guardia dicendomi che il Milan gli costava un sacco di soldi. Io inizialmente non ci credevo che fosse una cosa così onerosa e invece in realtà aveva ragione lui. A spingermi di andare avanti è stata la passione, il forte senso del dovere. Una volta presa quella decisione non me la sono sentita di abbandonare tutto e cambiare idea. Non fa parte di me. Ho quindi deciso di andare avanti cercando di dare il massimo. Berlusconi ha vinto tutto! Come si può non stimare un uomo così? Si possono utilizzare metodi diversi ma era utile per me cercare di capire come facesse a vincere così tanto. Credo che l’umiltà di capire cosa ti succede intorno sia fondamentale. Berlusconi ha certamente cambiato i parametri economici presenti nel calcio italiano. Da quando è arrivato sono iniziati a crescere i valori delle squadre di calcio e le spese sono aumentate (ride, ndr). Del resto quando alzi la qualità, non la alzi soltanto perché sei un poeta ma devi intervenire economicamente".

Meglio Ronaldo o Van Basten?
"Io credo che Ronaldo sia stato il giocatore più forte che si è presentato in Italia nel dopoguerra".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 13 aprile 2023 alle 12:40 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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