In un’intervista ad Affaritaliani.it Milano, Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Milano di Forza Italia, accusa il centrosinistra di aver bloccato lo sviluppo urbanistico e perso anni sul futuro di San Siro: "La delibera non l’abbiamo ancora vista. Forza Italia è rimasta critica, come già nei mesi scorsi. Io avevo detto che solo dei pazzi incoscienti sarebbero andati avanti, tanto che la discussione fu posticipata proprio a settembre. Vedremo cosa succederà alla ripresa dei lavori. Se nel frattempo dovessero emergere nuove intercettazioni, messaggi o rivelazioni, sarebbe difficile portare avanti il progetto".

Ma da parte vostra c’è una preclusione totale sul progetto di vendita?
"Sì, la pregiudiziale c’è. Assolutamente. E riguarda sia il destino del Meazza sia quello della città. Il voto sarebbe la vera occasione per dare voce ai milanesi e permettere loro di cambiare un sistema che si sta rivelando per quello che è: una città governata da pochi, dove le decisioni le prendevano le archistar e la Commissione Paesaggistica, e l’assessore eseguiva. Forse è il momento di tornare al voto".

Quindi ritiene che lo stadio possa rivelarsi l’ultimo banco di prova per la giunta Sala?
"Per me lo è già. Per quanto mi riguarda, sia che si decida di costruire un nuovo impianto sia che si voglia riqualificare l’attuale, ciò che conta è come si lavora attorno allo stadio. Le aree di CityLife, Porta Nuova, Cascina Merlata, quelle che oggi tutti ammirano, sono state pensate e realizzate da amministrazioni di centrodestra, Forza Italia in testa, non dal centrosinistra. Ma all’epoca non ci fu nessun indagato. Il sindaco Albertini, giustamente, lo rivendica ancora oggi: ci fu una collaborazione costante con la Procura per garantire legalità e trasparenza. Cosa che oggi non vediamo più".

Giulia Pastorella ha detto che “sarebbe uno schiaffo buttare via tutto”. È d’accordo?
"Non si tratta di buttare via tutto, ma di dire la verità: per sei anni la maggioranza ha perso tempo. Hanno aspettato che finisse il primo mandato di Sala senza decidere nulla, in campagna elettorale non hanno nemmeno parlato dello stadio. Dopo la rielezione, hanno avviato un dibattito pubblico inutile, che è costato centinaia di migliaia di euro e non ha portato a nulla. Le squadre non hanno mai voluto prendere in considerazione aree alternative all’interno del Comune. Intanto noi, come Forza Italia, abbiamo fatto la nostra parte: nel gennaio 2024 ho presentato in commissione un progetto di riqualificazione del Meazza. È stato redatto dai professionisti di Webuild. Il progetto è lì; basta prenderlo, discuterlo e far partire i lavori".

In caso di cambio di amministrazione, quel progetto potrebbe diventare la base per un nuovo corso?
"Lo deve diventare. È un’eredità per la città. Chi arriverà dopo — e noi speriamo che sia il centrodestra — potrà prenderlo in mano e decidere: chi ci sta, bene. Chi non ci sta, che vada a giocare altrove. Lo dico anche da tifoso del Milan: vedere la squadra giocare a San Donato sarebbe uno smacco per tutti noi. Ma, secondo me è solo un bluff. Se davvero Milan e Inter avessero avuto la forza economica per costruire un impianto di proprietà, lo avrebbero già fatto. Sarebbe bastato che il Comune si fosse comportato da proprietario: “Questo è lo stadio, noi lo ristrutturiamo, se vi va restate, altrimenti cercate un’altra area”. Invece Sala si è comportato da affittuario. È un pessimo manager. Che le squadre non abbiano la forza di fare altrimenti si vede da un fatto banale: a Madrid, Londra, Berlino, Barcellona, ogni squadra ha il suo impianto. Qui no. Questo rende evidente che non hanno risorse per fare di testa propria. Stanno solo cincischiando da anni e il Comune lo permette".

Sezione: News / Data: Mer 06 agosto 2025 alle 21:44
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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