Il mini viaggio di FcInterNews.it nel cuore delle rosa nerazzurra termina con il focus sul reparto avanzato. Un reparto che, a dir la verità, è stato sotto la luce dei riflettori recentemente: ha fatto mancare il suo apporto, in termini ovviamente di gol, in questa prima parte di stagione.

I PROMOSSI - Nonostante tutto, e nonostante qualche battuta a vuoto, Pazzini e Milito hanno retto la baracca, più con i loro movimenti che con i loro gol. Ambedue, poi, hanno sofferto  di noie muscolari e, soprattutto l'argentino, ci ha messo un bel po' per carburare. Però, sono un certezza, sia in campionato che in Europa e quando sono stati presenti in campo, la loro importanza si è sempre notata. Qualche osservatore di mercato, poi, ha scritto anche che sono una coppia mal assortita, dato che in campo spesso si pestano i piedi e calcano le stesse zolle del terreno verde. Certo, c'è da dire che sono due prime punte vere, due numeri nove, abituati a ricevere la palla sui piedi e a non fare molto movimento. Ma il calcio moderno prevede un certo tipo di gioco ed è compito dell'allenatore indirizzare tatticamente i suoi uomini al meglio.

UN SOLO RIMANDATO - Castaignos è uno dei dieci migliori '92 al mondo: nella sua classe pochi lo sopravanzano. Quello che ha fatto in Olanda la scorsa stagione è stato impressionante sotto tutti i punti di vista, qualitativo e quantitativo. L'Inter, per merito di Branca e Ausilio, è stata brava nel fulminare tutte le altre pretendenti. Ma c'è un però: il campionato italiano è uno dei tornei più competitivi al mondo, non è semplice ambientarsi. Anche lo stesso Eto'o, alla fine, ci ha messo svariati mesi prima di acclimatarsi, ragion per cui nessuno può chiedere nulla a Castaignos. L'olandese, quando è stato chiamato in causa, soprattutto da Ranieri, ha fatto bene. Con Gasperini, era inguardabile, messo lì a fare l'esterno classico, quando poi si è visto chiaramente che Luc è una seconda punta che ama svariare e partire da lontano, ma che per far male deve stare quanto più vicino alla porta. E il gol al Siena insegna. Radiomercato lo vuole in prestito per sei mesi in provincia: Novara, Bologna e Parma in pole position per un prestito gratuito fino a fine stagione. Vedremo cosa succederà...

I BOCCIATI - In primis Mauro Zarate: l'argentino non ha mai dimostrato il suo valore e la sua classe, né con Gasperini né con Ranieri. Anzi, secondo quanto visto nell'ultimo mese l'ex Lazio sembra essere scalato a quinta scelta. Avulso dalla manovra, a tratti indolente, sta dando ragione ai suoi detrattori, a quanti a Roma hanno fatto un balzo quando è arrivata l'ufficialità del passaggio all'Inter e di quando Reja lo aveva messo in cime alla lista delle cessioni a inizio estate. La posizione di Zarate è delicata, il suo riscatto è fissato a cifre altissime, 16 milioni di euro, cifre che Moratti ad oggi non sembra intenzionato a spendere più per nessuno, in ottica Fair Play Finanziario. Starà al giocatore darsi una mossa, impegnarsi in allenamento e segnare, segnare, segnare: l'unica cosa che si chiede ad un attaccante. Altrimenti, il suo destino appare segnato. E passiamo a Forlan. Arrivato in pompa magna per sostituire Eto'o, ha patito lo scotto con la serie A. Subito un gol, nella sconfitta di Palermo, poi qualche panchina prima dell'infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per oltre due mesi. Diciamo che non ha ancora cominciato e che da gennaio da lui ci si aspetta tanto, tantissimo. Forse, da questo punto di vista, ha pesato l'esclusione dalla lista Champions per quell'errore procedurale che tanto ha fatto arrabbiare Moratti. Dal primo di gennaio inizia una nuova vita e speriamo di vedere al più presto il vero Forlan.

COMPUTO FINALE - La porta è al sicuro, la difesa anche, a centrocampo urgono, invece, subito due innesti: uno per il reparto centrale, forze fresche, e uno per la fascia mancina. Ranieri vuole il nuovo Krasic o un giocatore stile Leandro Greco. Sta alla coppia Branca/Ausilio e alla volontà di Moratti accontentare il tecnico romano. L'attacco sembrerebbe a posto, contando che Forlan e Milito stanno ora maturando la forma giusta: ma per il futuro ci si aspetta un grande colpo...

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 25 dicembre 2011 alle 14:00
Autore: Giuseppe Granieri
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