Antonio Conte non ha detto nulla alla squadra, che lunedì si è ritrovata ad Appiano Gentile dopo il pesante ko col Bologna. "Aveva strillato a sufficienza dopo la partita persa e, forse per pungere i calciatori nell’orgoglio, li ha allenati e di fatto ignorati. Si è confrontato con i dirigenti", scrive il Corriere della Sera. Che pronostica una rivoluzione a fine stagione, durante una sessione di mercato che non sarà semplice: l’Inter, infatti, rischia di dover rimpiazzare, per vari motivi, dieci giocatori (Berni, Godin, Biraghi, Moses, Vecino, Gagliardini, Borja Valero, Esposito, Sanchez e Lautaro). Se non parte quest'ultimo, le risorse per costruire un centrocampo e un attacco di livello rischiano di non esserci. Non può essere il 2000 Tonali l’uomo della svolta. Conte non ha preclusioni sul ritorno di Radja Nainggolan, e dopo Achraf Hakimi occorrono un esterno sinistro (Emerson Palmieri) e un altro in mezzo: Arturo Vidal o qualche profilo simile. Davanti non sono ammesse scommesse, ma certezze come Edin Dzeko o Edinson Cavani, anche se avanti negli anni.

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Sezione: Focus / Data: Mar 07 luglio 2020 alle 07:30
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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