"Conte è preoccupato, non è semplice gestire l’incertezza, programmare gli allenamenti e tenere alta la tensione nei giocatori: c’è il rischio che qualcuno molli". Lo stato d'animo di Antonio Conte in queste ore lo ha dipinto Beppe Marotta, protagonista di una serie di interviste con le tv per parlare del caos calendari innescato dalla decisione della Lega di posticipare metà del turno che si sarebbe dovuto giocare a porte chiuse nel week-end appena trascorso. 

Ma quale è veramente il mood del tecnico leccese? Oggi - si legge sulla Gazzetta dello Sport - ad Appiano Gentile Handanovic e compagni troveranno un Antonio piuttosto carico: ha avuto più di 24 ore per pensare il discorso e sembra già di sentirlo. I toni non saranno bassi. Del resto non possono esserlo: se i cali di tensione sono per il tecnico il pericolo pubblico numero uno in tempi “normali”, figuriamoci ora. D'altronde, è legittimo pensare che la squadra sia confusa da questa situazione, non sapendo quale avversario affronterà nella prossima gara ed essendo ai box da due giornate di campionato, Europa League esclusa. Ecco che qui subentra il lavoro di Antonio che, stando alla rosea, "cercherà di trasformare questo grande caos e difficoltà crescenti in uno stimolo, in un’occasione ulteriore per compattare il gruppo nel “noi contro tutti” che già fece la fortuna di Mourinho. È quello che il portoghese chiamava «il rumore dei nemici» : può disturbare, ma può anche esaltare". 

Sezione: Focus / Data: Lun 02 marzo 2020 alle 08:20
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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