José Mourinho è tornato a parlare alla stampa dopo il suo lungo silenzio e, in un'intervista concessa alla radio Cadena Ser raccolta da As, ha spiegato i motivi della scelta di lasciare l'Inter per sedersi sulla panchina del Real: "Desideravo vivere quest'esperienza. Dopo che ho allenato nel mio Paese e sono passato al calcio inglese e a quello italiano, mi piaceva l'idea di un'esperienza in Spagna, specialmente nel Real Madrid perché nel calcio tutti dicono sia una meta. Ho avuto la possibilità di viverla qualche anno fa, ma non se ne fece nulla. Adesso ho deciso di restare qui e non mi lamento. Sono felice di aver raggiunto questo traguardo".

Una domanda riguarda la statistica. Ovunque ha allenato, Mourinho ha raggiunto i suoi migliori risultati nella seconda stagione: "Non significa che avverrà lo stesso anche al Real - commenta lo Special -. È accaduto al Porto, al Chelsea e all'Inter, e non posso dire che il Real sia l'eccezione alla regola. Avrebbe dovuto esserla. Per una squadra campione della Copa del Rey, che ha raggiunto le semifinali di Champions e seconda nella Liga, migliorare non è facile. Vorrebbe dire come minimo riuscire a vincere il campionato, arrivare in finale di Champions e vincere la Copa del Rey".

Agüero, in partenza dall'Atlético, è stato clamorasamente accostato ai rivali blancos: "Non voglio essere ipocrita, stiamo parlando di un giocatore fantastico e non possiamo avere paura di dirlo. Però è un giocatore dell'Atlético e di nessun altro. Il Real non contatta i giocatori prima di aver parlato con le rispettive società. Al momento non c'è nulla. È dell'Atlético, è un gran giocatore e mi  piace".

Sulla squalifica di cinque giornate sancitagli dall'UEFA, Mou commenta: "È trascorso più di un mese ed è un caso unico venire sanzionato senza conoscerne le ragioni. Non hai diritto a sapere perché, né a difenterti... Io credo che come uomo devo avere diritto a difendermi, perciò andrò al TAS e arriverò sino in fondo perché voglio la verità. Sono un allenatore che ha conquistato due volte la Champions, ho vinto titoli in quattro Paesi diversi, sono il primo a vincere un Pallone d'Oro, ed ho diritto alla mia difesa", ribadisce il portoghese, che si esprime anche sulla vittoria della Champions da parte del Barça: "Ha vinto la finale meritatamente, con superiorità e tranquillità, ma non molto bene negli ottavi e nelle semifinali. Però, in finale, chapeau, meritatissima. La partita l'ha vinta la squadra migliore".

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Ven 03 giugno 2011 alle 12:52 / Fonte: Traduzione esclusiva di FcInterNews.it
Autore: Daniele Alfieri
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