E allora vale tutto. L'Inter esce con le ossa rotte dal big-match con il Napoli: 0-3 per i partenopei, bravissimi a sfruttare l'assist di platino di Gianluca Rocchi da Firenze. In che ruolo gioca Rocchi? No, non confondetelo con l'attaccante Tommaso, quello è il capitano della Lazio. E non prendetelo nemmeno per quel centrocampista francese, Romain Rocchi, che gioca nell'Arles-Avignon in Ligue2. No, Rocchi è molto più banalmente un arbitro incapace e dannoso (troppo spesso per i colori nerazzurri di Milano).
Ranieri, nel post-gara, si è sfogato così: “Rocchi è stato inadeguato. Ha sbagliato tutto ciò che c'era da sbagliare”. No, caro mister, Rocchi non ha sbagliato tutto ciò che c'era da sbagliare, ma ha sbagliato a senso unico contro l'Inter. E' ben diverso. E purtroppo, in questo iniziale scorcio di stagione, i fischietti hanno già ammaccato la squadra nerazzurra. Ecco un rapido elenco degli errori più lampanti, almeno uno per ogni gara.

1. Milan-Inter 2-1 (Supercoppa di Lega) – Rizzoli non fischia un contatto nettamente falloso ai danni di Stankovic al limite dell'area e favorisce il pareggio di Ibrahimovic.
2. Palermo-Inter 4-3 (2a giornata) – Migliaccio 'para' un tiro a botta sicura di Milito e manda in angolo. Per Brighi è solo corner: sarebbe stato penalty e rosso per il difensore di casa.
3. Inter-Roma 0-0 (3a giornata) – Mazzoleni, nel recupero, sorvola su un indiscutibile fallo di Burdisso su Sneijder a tu per tu con Lobont: anche qui, rigore e rosso non concessi.
4. Novara-Inter 3-1 (4a giornata) – Stavolta è Bergonzi a farla grossa. Nel finale, sull'1-0 per i piemontesi, il fischietto decreta rigore ed espelle Ranocchia per fallo in chaira occasione da gol: in realtà è Morimoto che trattiene e si trascina dietro il difensore nerazzurro (che poi protesta platealmente e viene appiedato 3 giornate).
5. Bologna-Inter 1-3 (5a giornata) – Angolo per il Bologna, Portanova crolla in area al minimo contatto con Samuel e Tagliavento fischia il rigore che porta al momentaneo 1-1. Una rigidità nell'applicazione del regolamento che, evidentemente, l'arbitro di Terni applica solo con i colori nerazzurri di fronte (Inter-Samp 2009/10 docet).

Questi i fatti, sorvolando sul gol in doppio off-side del Trabzonspor in Champions. Insomma, ce n'è per tutti i gusti. In questo mix di gare, l'Inter magari non avrà giocato sempre alla grande, magari non avrà sempre meritato di fare punti (Novara su tutte), ma gli episodi che si susseguono cominciano a far presagire nulla di buono. Gasperini ci ha messo un mesetto per capire come vanno le cose all'Inter, Ranieri molto di meno. Altro che big da salvaguardare, altro che peso politico del Nord: il club nerazzurro è sempre più bistrattato, anno dopo anno. Quei pochi errori a favore sono sottolineati in maniera decisa, quei tanti contro spesso sfumati.

Così Mazzarri in conferenza: “Gli errori dell'arbitro? No, non ne voglio parlare, non l'ho fatto quando contro la Fiorentina meritavamo un rigore e non intendo farlo oggi. Dal punto di vista generale, l'arbitro ha condotto una gara autorevole. L'anno scorso qui contro il Milan ci ha detto male. Io ne ho visti di episodi incredibili nella mia carriera e quella del rigore di stasera non è una decisione clamorosa: era difficile, dalla panchina, ad esempio, si vedeva che il fallo era avvenuto in area. Se c'è un errore è per pochissimi centimetri. Un errore opinabile, però c'è di mezzo l'Inter e allora viene fuori un casino. E comunque Maggio stava andando verso la porta, quindi sarebbe stata espulsione lo stesso. E perché non parliamo del fallo da ultimo uomo di Zanetti su Lavezzi? Al di là degli episodi, comunque, il Napoli ha dominato”.

Assurdo. Viene favorito il Milan (secondo Mazzarri) e ci si rifà sull'Inter? Ma che realtà è? Ma che giustizia sarebbe? La verità è che come siamo stati puntuali e dettagliati ad evidenziare le lacune interiste in questo avvio di stagione, alla stessa stregua dobbiamo sottolineare gli errori degli arbitri a danno dell'Inter, almeno quelli più macroscopici. E il fatto che Mazzarri abbia difeso l'operato di Rocchi come fosse quello di un suo giocatore ci fa capire che la famosa 'prostituzione intellettuale' di mourinhana memoria non pervade solo il nostro campo (quello dei media). Ieri si criticava la direzione arbitrale, non il Napoli, che ne ha evidentemente beneficiato senza colpe. La colpa, semmai, è avere la 'coda di paglia' e la mancanza di obiettività, anche dinanzi a episodi così palesi come un rigore per un contatto spalla a spalla avvenuto fuori area (non era rigore e, se c'era fallo, non poteva essere da giallo, come non lo era il primo sventolato sotto il naso dello stesso Obi).

“Farci pagare lo Scudetto del 2006? Sarebbe diabolico”, ha detto ieri Ranieri in conferenza. C'è bisogno di aggiungere altro?

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Dom 02 ottobre 2011 alle 20:33
Autore: Alessandro Cavasinni
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