E' il minuto 26' del derby di Milano, non una partita come le altre ma mai come in questo momento la partita, quando l'arbitro Gianluca Rocchi di Firenze espelle con un cartellino rosso diretto il trequartista dell'Inter Wesley Sneijder, migliore in campo fino a quel momento. Il motivo? Un applauso ironico reiterato, con un "bravo, bravo" pronunciato dopo un'ammonizione assurda rifilata dal fischietto toscano a Lùcio per simulazione a metà campo inesistente, il tutto dopo che lo stesso arbitro si era messo davanti all'olandese ex Real Madrid proprio pochi secondi prima impedendogli di ricevere un pericoloso pallone sulla trequarti. Morale della favola, Rocchi butta fuori Sneijder poco dopo la metà del primo tempo e rovina un derby che sarebbe potuto essere spettacolare ed indimenticabile (ma per gli interisti così rimarrà) sia agli 80.000 paganti che avevano visto un inizio di calcio champagne, sia allo stesso Sneijder, un campione totale, garanzia di divertimento e spettacolo cacciato per un semplice applauso colmo d'ironia. Come riportato anche su più quotidiani nella giornata di oggi, la decisione di Rocchi è stata quella del classico direttore di gara impaurito ed inesperto che così ha perso di mano una partita dove aveva già commesso qualche errore: un rosso per tutelarsi, insomma, che ha distrutto una buona parte di partita, ed ha scatenato il nervosismo. La decisione più saggia sarebbe stata quella di un cartellino giallo, magari per avvisare l'olandese, ma cacciarlo così, immediatamente, in quel momento del match, appare davvero assurdo.

Già, e poi passiamo estati intere a leggere sui quotidiani di campioni di grandissimo calibro che lasciano l'Italia ed il calcio italiano per approdare in Inghilterra o in Spagna, dove il calcio è un gioco più libero, rilassato, dove la tensione c'è solo raramente e dove un applauso come quello di Sneijder avrebbe portato ad un dialogo con l'arbitro, una ferma discussione che avrebbe chiarito così al nazionale oranje la situazione, un secco "Stai calmo e smettila con questi atteggiamenti, che ti butto fuori". Invece no, un cartellino rosso che costerà a Sneijder due o più turni di squalifica, che lo ha tenuto lungamente fuori da una grande partita e che gli avrà fatto scattare dopo Bergamo (esplulsione anche lì per proteste) ancor più la molla, gli avrà fatto capire quanta fiscalità ci sia in Italia, quante manie di protagonismo da parte di determinati arbitri che salgono in cattedra così, cacciando i campioni che fanno stropicciare gli occhi a chi il pallone lo ama. Sì, signori, siamo nello stesso paese in cui Francesco Totti mandò tre o più volte a quel paese l'arbitro Rizzoli in un Udinese-Roma di solo due anni fa senza avere nemmeno un giallo, e protestò in maniera palese molto più di Sneijder, ma non è niente per nessuno. Bisogna ammettere che Rizzoli è un arbitro che ama il dialogo, cosa più positiva nei match che contano come quello di ieri, ma allora ci vuole univocità e bisogna far fuori chi il dialogo non lo apprezza e si fa prendere dalle manie di protagonismo che stufano i campioni e li portano via dal nostro campionato.

Non dimentichiamoci che Gianluca Rocchi è lo stesso arbitro che cacciò fuori il giovane nerazzurro Pelè con un rosso diretto in un Genoa-Inter di due stagioni fa dopo pochi minuti per un fallo banalissimo, è lo stesso che in Catania-Inter dello scorso anno lasciò sempre l'Inter in 10 espellendo Muntari con ennesimo rosso diretto per una manata a Tedesco che era una lieve carezza, è lo stesso che solo qualche mese fa in un Inter-Roma scatenò l'inferno inventandosi cartellini e fischiando ogni cosa, causando polemiche e toni accesi. Insomma, se non vogliamo perdere giocatori come Sneijder che rappresentano in maniera indissolubile il nostro calcio, dobbiamo tutelarli da direttori di gara come questo Rocchi che con i suoi disastri può far perdere appeal al nostro calcio e può far emigrare i fenomeni del nostro campionato. Ci vuole fermezza, perchè gli errori sono stati tanti ma questo ha colpito più di tutti: non si può andare avanti così, caro Collina, ci vogliono provvedimenti immediati e fermi, altrimenti rimarremo con un calcio sbiadito e senza più la minima bellezza.

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Lun 25 gennaio 2010 alle 21:40
Autore: Fabrizio Romano
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