Lunga intervista della Gazzetta dello Sport a Walter Sabatini che parla di Serie A e dei possibili scenari futuri delle panchine.

L’Inter è a -21. Ma in Champions va. Come se lo spiega?
"Così: ci piace denigrare il nostro campionato. Quante volte avete sentito dire “eh, questo gioca bene in Serie A, ma in Premier non farebbe lo stesso”. Siamo sputtanatori di noi stessi. Il nostro è un campionato altamente competitivo. E sa perché? Per gli allenatori, che qui incidono sul risultato come da nessun’altra parte".

Sul giudizio di un tecnico pesa più il cammino negativo in Italia o quello positivo in Europa?
"Il distacco è pesante da sopportare. Ma non è una responsabilità esclusiva dell’allenatore. Anche i calciatori devono render conto a qualcuno. E anche la società deve prendersi le sue colpe".

Crede a un’italiana in finale di Champions, allora?
"Fermamente; per me il Napoli sarà una finalista. L’ho detto anche a Spalletti: ha la squadra più europea tra tutte. Mi scoccia solo che debba arrivare in fondo eliminando il Milan".

Ha letto lo sfogo di Conte?
"Lui è così: quando non raggiunge i risultati, non è tipo che filosofeggia, si incazza come una iena. Lascerà il Tottenham, lo vedo in Italia l’anno prossimo".

Chi è Mourinho?
"È la prassi fatta uomo. Fa un calcio speculativo, io non lo amo. Ma riesce a piegare la squadra al suo progetto. Tu sai perfettamente che tipo di partita farà la Roma, sempre. È una squadra che resta costantemente incollata alle partite: il derby di domenica, giocato per larga parte in 10, sarebbe finito 0-0 senza la doppia invenzione di Anderson e Zaccagni. Se arriva quarto ha fatto un’impresa: non ha una rosa all’altezza, traballa in molti reparti, Dybala è l’unico vero fenomeno".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 21 marzo 2023 alle 09:50 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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