È tutto un problema di comunicazione. I fischi, il cambio, l’infortunio. La pioggia sonora cascata su Walter Mazzarri nel momento di richiamare Mauro Icardi vive su un sottile malinteso. Alimentato dalla chiacchierata di pochi secondi tra il tecnico e l’attaccante giusto un passo fuori dal campo. 

Il chiarimento Mano davanti alla bocca per il tecnico che parla con il suo attaccante, intento a rispondere a gesti, indicando proprio la metà campo nerazzurra. Perché toglierlo a pochi minuti dalla fine, sul 2-2? Lo stadio lo prende come un affronto. Icardi spiega subito dopo. «Avevo chiesto io il cambio, mi ero fatto male crossando nell’azione precedente per Obi – ha spiegato –. Ho appoggiato il piede sinistro sull’erba sintetica e ho sentito un problema dietro al ginocchio. Il mister mi ha detto che voleva tenermi in campo e inserire Osvaldo per un centrocampista. Dispiace subire il pareggio a pochi minuti dalla fine, ma dobbiamo accettarlo e portarci a casa il punto». Il malinteso è vissuto per qualche istante anche tra i due. «Mi sono arrabbiato per il gol subito, non per la sostituzione. Mi sono fermato a parlare con Mazzarri perché mi aveva chiesto di tornare di più in occasione del gol subito, ma più di quello che ho fatto non potevo». Nessuna discussione, come ha precisato lo stesso Mazzarri: «È stato un chiarimento, gli avevo chiesto di dare una mano, ma aveva capito male, non era un rimprovero. Lo avrei voluto tenere in campo. Il rapporto con lui è uno dei migliori che ho avuto in carriera. Ci siamo rimasti male tutti a prendere un gol così». Ma intanto i fischi sono arrivati. La Nord soprattutto ha interpretato la sostituzione come uno sgarbo. Nel finale, avrebbero voluto vedere in campo anche Icardi.  

Sezione: Rassegna / Data: Lun 10 novembre 2014 alle 11:44 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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