Daspato per 3 anni dopo un confronto a muso duro con Ivan Perisic, si è visto sospeso il provvedimento dal Tar che ha riconosciuto l'atteggiamento 'minaccioso e provocatorio' dell'attaccante croato dell'Inter. I fatti risalgono all'ultima sfida tra Inter e Sassuolo, persa per 1-2 dai nerazzurri, nel maggio del 2018. A fine gara, alcuni tifosi se la prendono con i nerazzurri che sfilano a bordo campo per rientrare negli spogliatoi. Perisic si ferma per rilasciare un’intervista tv, e in quel momento avviene lo scambio di battute con il tifoso, di origine bresciana, che offende Perisic il quale risponde invitandolo a presentarsi davanti a lui.

Il tifoso, che nel frattempo ha denunciato Perisic tramite il suo avvocato Luca Broli per le minacce che sostiene di aver ricevuto, ha presentato ricorso al Tar per ottenere lo stop al Daspo. Ottenendo ragione, in quanto a detta del Tribunale amministrativo regionale, il suo comportamento "non appare aver assunto connotazioni idonee a potenzialmente incitare o indurre altri all’adozione di comportamenti violenti. Le pur impetuose e colorite manifestazioni di disappunto del ricorrente, indirizzate fondamentalmente ai giocatori della squadra di cui si professa tifoso, sono state peraltro accentuate e, in certa misura, anche provocate dalla repentina e inusitata reazione posta in essere da un calciatore della squadra Internazionale. In dispregio degli obblighi che devono sempre e comunque informare il comportamento di un professionista sportivo, si avvicinava con fare minaccioso e provocatorio alla zona dello stadio dove si trovava il ricorrente, inveendo al suo indirizzo nonché, con atteggiamento di sfida, ostentando la volontà di raggiungerlo ovvero intimandogli di scendere sul terreno di gioco per una inammissibile quanto ravvicinata resa dei conti".

VIDEO - SETTANTA METRI DI CAMPO E GOL: LA PERLA DI YANN KARAMOH

Sezione: News / Data: Mer 16 gennaio 2019 alle 17:08 / Fonte: Il Giorno
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print