"Ha influito avere in casa l’esempio di mio padre e di mio zio, il calcio era la vita di tutti i giorni. Papà non mi ha mai spinto, anzi ho dovuto un po’ lottare all’inizio. Poi ha ceduto alla mia passione. Chiamarsi Baresi non è stato un peso, ma una spinta a fare sempre meglio". Intervistata sulle pagine di 'Fuorigioco', settimanale de La Gazzetta dello Sport, Regina Baresi si è raccontata spiegando anche la scelta di restare all'Inter: "Non mi dispiace per quello che ho avuto: ho deciso di restare sempre con l’Inter e le mie soddisfazioni me le sono prese. Adesso siamo in Serie B, il club non ha voluto comprare un altro titolo: ha deciso di crescere con noi, presto ufficializzeranno il legame. Abbiamo rinforzato la squadra per andare in A, il settore giovanile è buono, tante ragazzine brave salgono dalla Primavera. Ormai sono la quarta più vecchia". 

Nel femminile ora c’è la mentalità giusta anche in Italia? 
"La mentalità non è cambiata del tutto ma i passi avanti ci sono. I club maschili che si affiliano al femminile danno una bella visibilità. Ma ci sono passaggi che richiedono anni". 

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Sezione: Inter Femminile / Data: Lun 08 ottobre 2018 alle 21:24 / Fonte: Gazzetta.it
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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