"Il pallone della Liga è stato il mio primo regalo di Natale, quello che ricordo con più affetto. Oggi sembra scontato, ma credetemi, al tempo recuperare quello originale era quasi un'impresa. I mi i hanno fatto grandi sacrifici quell'anno e io non facevo altro che giocare, giocare, giocare. Poi, finito tutto, lo pulivo, lo curavo, lo coccolavo". Lo dice Borja Valero nell'intervista rilasciata sulle colonne del matchday-programme nerazzurro.

"Sto imparando tanto da quando sono arrivato all'Inter e ogni giorno qui è bellissimo - racconta lo spagnolo -. Amo la montagna perché lì la mente si vuota e io mi ricarico. Quando posso, porto anche i miei figli a fare delle lunghe passeggiate. Il mio primo gol da professionista? Troppo facile, vi racconto questa: la mia prima rete in assoluto. Giocavamo a 7 in un campo a 11. Ad un certo punto calcio più forte che posso, da lontanissimo. La palla finisce sotto la traversa e iniziamo tutti a correre. Quando sei piccolo asta alzarla e il gioco è fatto".

"Il mio viaggio preferito? New York. Ci andrei tutti gli anni, è una città magica, poetica", conclude Borja.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 03 novembre 2018 alle 09:59
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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