Beppe Marotta, ad sport dell’Inter, concede la rituale intervista pre-partita ai microfoni di DAZN soffermandosi come di consueto sul match contro l’Empoli ma anche sui piani della società in vista dei prossimi, cruciali mesi. Con un pensiero a quanto avvenuto in questi giorni.

Sicuramente è stata una pausa dispendiosa per energie anche fuori dal campo, curioso di vedere la reazione della squadra? Inzaghi si fida di Acerbi.
“Mi sembra giusto. Delusione per gli ultimi risultati? Non parlerei tanto di delusione, ma di un percorso che ci ha visto fare un ruolino di marcia straordinario. Siamo entrati forse nella normalità col pareggio in casa col Napoli e l’eliminazione dalla Champions. Ora dobbiamo tornare a fare il ruolino di marcia straordinario, sono fiducioso perché la squadra e l’allenatore sono concentrati e pronti”.

Di Acerbi e Juan Jesus abbiamo parlato tanto, qual è il suo pensiero?
“Noi siamo stati zitti volutamente. Esprimo qui una sintesi: è una pagina amara per il nostro calcio da qualunque punto di vista la si analizzi. Noi abbiamo chiesto al giocatore di fare il resoconto di quanto successo in campo e lui ha detto la sua verità oggettiva. Noi non avevamo dubbi e non avevamo riscontri sull’episodio, quindi lo abbiamo affiancato all’avvocato Capellini nell’udienza alla Procura Federale e il giudice ha optato per l’assoluzione. Noi siamo favorevoli ad ogni iniziativa di salvaguardia contro ogni discriminazione, condanniamo ogni forma di razzismo e siamo al fianco di Juan Jesus. Però c’è un aspetto giuridico che va rispettato; la sentenza va rispettata, poi siamo di fronte ad un ragazzo serio come Acerbi che ha avuto problemi seri di salute e non può scherzare su queste cose”.

Ha avuto la possibilità come Inter di confrontarvi con Juan Jesus? Cosa pensa della reazione del Napoli?
“Non ho parlato con Juan, non compete a noi parlare con lui. Prendo atto di quello che ci ha raccontato Acerbi, non ho dubbi nel credere alla sua versione. Poi non sono giudice e quindi non mi permetto di esprimere un giudizio se non ribadire quanto è stato; Acerbi ha fatto un resoconto che non aveva nulla a che fare con episodi a sfondo razziale. Poi la versione di Jesus è diversa però io non mi permetto di esprimere una sentenza”.

Qual è lo stato d’animo di Acerbi?
“Questa per me è una pagina amara, di sicuro Acerbi che ormai è un uomo ed è una persona sensibile è rimasto condizionato da questa situazione e dall’essere stato attaccato da una parte e dall’altra. Qualche tensione l’avrà avuta, ma conto sul suo aver affrontato la vita con grande determinazione. Ha avuto problemi di salute seri, è un uomo con la U maiuscola e saprà venire fuori da questa situazione”.

Come lavora la direzione sportiva sul futuro? C’è il rischio di una vendita di un giocatore importante?
“Piero Ausilio e Dario Baccin, che ringrazio, stanno lavorando molto bene. Stiamo lavorando per cogliere eventuali opportunità e pianificare il lavoro per la prossima stagione. Lo zoccolo duro è rappresentato dal modello che portiamo avanti: ognuno ha il suo lavoro, c’è ampia delega. La proprietà è assente fisicamente ma presente dal punto di vista morale. Possiamo esprimere calcio nelle migliori condizioni”.

Nuova proprietà al 20 maggio, verità o pesce d’aprile?
“Non so, sono tematiche sopra la mia testa. Steven Zhang ha voglia di andare avanti, sotto la sua direzione sono arrivati tanti trofei e ci sono tutte le possibilità per proseguire in questa direzione”.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 01 aprile 2024 alle 20:27
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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