Archiviato con soddisfazione il capitolo Coppa Italia con la qualificazione in semifinale ottenuta a spese della Lazio, l'Inter si prepara a vivere i 16 giorni più importanti della sua stagione prima della sosta dedicata agli impegni delle Nazionali. Si comincia con il botto, domani, con la sfida scudetto del Maradona contro il Napoli, Una sfida che Simone Inzaghi ha presentato così in conferenza stampa rispondendo alle domande dei giornalisti presenti alla Pinetina:
Sfida importante, come giudica i percorsi delle due squadre?
"Si incontrano le prime due in classifica, bisogna fare i complimenti a entrambe per il percorso. Sarà importante ma non decisiva perché mancano 36 punti. Ci vorrà un'ottima Inter perché avremo di fronte un avversario di assoluto valore".
Passaggio determinante per il rush finale?
"Può spostare tantissimo, dovremo uscire nel migliore dei modi da una gara complicata. Sappiamo il percorso nei big match, non stiamo facendo come negli anni passati. Dovremo essere perfetti per portarla a casa, fino a qui non lo siamo stati".
Occasione per lo step ulteriore?
"E' l'augurio, i ragazzi hanno lavorato bene. Martedì abbiamo giocato in Coppa Italia, la Lazio ci ha fatto spendere energie. Abbiamo lavorato bene su ciò che dobbiamo migliorare. Con la Juve abbiamo fatto un buon match, ma non è bastato: dobbiamo fare di più".
Thuram titolare? Cambierai modulo vista l'emergenza sulle fasce?
"Abbiamo quattro indisponibili: Sommer, Darmian, Zalewski e Carlos Augusto. Il problema è che gli infortunati sono tutti concentrati nello stesso ruolo, quindi potrebbe esserci anche un cambio di sistema, l'abbiamo già fatto in corsa martedì. Vedremo quello che faremo. Thuram ha fatto un buon lavoro, ha dato rassicurazioni, domani vedremo. Cercheremo di capire se partirà dall'inizio, ma non è detto".
Il vantaggio ce l'ha l'Inter ora?
"L'ho detto martedì: sono orgoglioso del gruppo che mette sempre l'anima e vuole arrivare in fondo a quello che fa. Siamo tra le poche squadre in Europa a essere in corsa su tutti i fronti, è un motivo d'orgoglio. Le partite richiedono energie, ma dobbiamo cercare di ragionare una gara alla volta. L'unica cosa che mi preoccupa sono gli indisponibili che sono capitati nella stessa zona di campo, dovremo adattarci come successo martedì. Non abbiamo certezze sui recuperi, penso che quello più avanti possa essere Carlos Augusto. Dopo una ginocchiata presa da Kolo Muani ha avuto una piccola lesione, la gamba è ancora gonfia dopo 14 giorni".
Cambierà l'atteggiamento tattico? Sarete meno dominanti e più scaltri?
"Tu puoi pensare a una partita, ma non puoi svilupparla completamente. Il Napoli sta bene, è meritatamente in alto in classifica da tantissimo tempo. Dovremo fare una prestazione di corsa e determinazione, i big match sono tutti così. Dovremo stare attenti ai dettagli".
Si è tornato a parlare di Lautaro Martinez e della bestemmia: c'è un clima strano attorno all'Inter?
"Io ne ho parlato due conferenze fa: quando c'è di mezzo l'Inter, leggo qualche parola in più, per questo motivo mi ero arrabbiato. Mi sono sentito di difendere i miei ragazzi e la società, non mi piaceva come venivamo descritti fuori. Lauti lo conosciamo tutti, è uno di quei giocatori che non dice parolacce. Può capitare, compreso me, di dirle, ma da Lautaro non le ho mai sentite. Andiamo avanti, il ragazzo l'ho visto concentrato in allenamento. So che ascolta e sente tutto".
Inter e Napoli hanno due strategie comunicative diverse sugli obiettivi: quale è il vantaggio di dichiarare che puntate allo scudetto?
"Io parlo per la mia squadra: siamo l'Inter e abbiamo gli obiettivi ben chiari. Lo dissi il 13 luglio che volevamo fare più partite possibili, sappiamo che possiamo aggiungerne una di Coppa Italia, in Champions di più. Ragioneremo di gara in gara, con l'obiettivo di aggiungere trofei. Cercheremo di fare il nostro massimo, sapendo che siamo partiti da lontano tre anni e mezzo. Un altro bel trofeo è che abbiamo aiutato la nostra società a livello di bilancio, sono contento di questo. I dirigenti sono qua 20 ore su 24 sempre con noi per risolvere i problemi".
Ti abbiamo visto molto carico in panchina con Genoa e Fiorentina.
"Sono 440 partite che sono così, ultimamente fanno dei reportage con una telecamere puntata su di me. Lo sanno i ragazzi che ci tengo molto, sono meravigliosi e cercano di dare tutto. Si parla di Inzaghi, ma ho uno staff che cerca di aiutare la squadra".
La Juve c'è per lo scudetto?
Sì, l'ho detto a metà gennaio, prima della gara col Milan. La classifica è corta".
Pavard può fare anche il quinto? I big match sempre dopo le gare di Champions, ora si gioca prima: cambia qualcosa?
"E' un dato di fatto quello degli scontri diretti. Questa volta pensavamo di preparare questa gara importantissima con una settimana pulita, ma è andata diversamente. Oggi come quinti ho provato Correa e Frattesi perché in questi momenti abbiamo delle esigenze. Poi uno tra Pavard e Bisseck può fare quel ruolo oppure cambierò il sistema".
Che Napoli si aspetta?
"Il Napoli ha cambiato modulo, è una squadra composta da ottimi giocatori con un ottimo tecnico. Sono organizzati, sanno benissimo cosa fare in campo. Siamo pronti, li abbiamo studiati. Domani sarà una bellissima sfida tra due squadre che sono lassù con merito".
Josep Martinez che risposte le sta dando?
"L'ho già detto martedì, sta facendo un ottimo percorso. Non avevamo dubbi, ha lavorato molto bene in questi mesi. Sommer sta avendo una grandissima annata, lui è venuto con grandissima voglia. A dicembre con l'Udinese e in allenamento ha dimostrato di essere un portiere da Inter".
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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