Già dall'inizio della sessione estiva del calciomercato, un messaggio è arrivato forte e chiaro: almeno uno dei "big" andrà sacrificato. I nomi si sono alternati, sembrava il turno di Alessandro Bastoni quando Antonio Conte ha alzato il telefono e si è fatto sentire con il ragazzo, provando a portarlo al Tottenham come già aveva fatto con Perisic. Ma "Basto" è convinto di non aver ancora terminato la missione, vuole ancora alzare trofei a Milano, con l'Inter. Il messaggio, nel suo caso, lo ha lanciato lui all'Inter: se dovete cercare qualcuno da sacrificare sull'altare del bilancio dovete cercarlo altrove. Una posizione rafforzata dalle idee di Inzaghi, secondo cui trovare un sostituto all'altezza del "braccino" a sinistra della difesa sarebbe stato molto complicato anche con tutto il mercato davanti.

Più facile trovare un destro e allora i riflettori si sono spostati su Milan Skriniar, che di mercato ne ha e nonostante sia in scadenza di contratto nel 2023 ha un cartellino che non si è deprezzato, visto che in caso di permanenza ha già fatto intendere che si metterà a disposizione per prolungare. Un destro è più facile da trovare di un mancino, il campionato aveva appena incoronato Bremer come miglior difensore e il brasiliano ha fatto parte a Torino (granata) di una retroguardia a tre che con Juric ha giocato in maniera molto simile a come Inzaghi avrebbe voluto utilizzarlo. Tentenna di qui, tratta di là, aspetta di su e con la cessione di De Ligt la Juventus si è assicurata di denari per soffiare il calciatore, complice una retromarcia netta del diretto interessato: voglio l'Inter, no vanno bene anche i bianconeri. "E allora noi ci teniamo Skriniar", hanno pensato ad Appiano, ma nessuno è certo che anche Zhang ne sia ancora convinto al 100%.

Al momento la strada maestra sembra ancora sacrificare il top player, ma quello del futuro. Per arrivare a questo benedetto (maledetto) +60 entro il bilancio in chiusura alla fine di giugno 2023 sono stati incassati 20 milioni da Pinamonti e si punterà a introitarne altrettanti (bonus compresi) da Cesare Casadei. Il Chelsea potrebbe arrivare a quella somma o poco meno. Il campionato, l'Inter, perderebbero un 2003 che senza mai aver messo piede in Serie A vale già una fortuna.

Dà fastidio, inutile nasconderlo. Perdere un prospetto che ha dominato l'Under 19, mortifero negli inserimenti, fisicamente strutturato (1,86), forte anche nel calciare da fermo. Merce rara, se completerà la maturazione.

Una cessione che risveglia interrogativi mai sopiti: quanto può crescere e quanto invece galleggiare nelle alte sfere senza mai pensare più in grande di un tot, una realtà che ogni estate deve vendere per delle somme così ingenti?

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 16 agosto 2022 alle 08:35
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
vedi letture
Print