Domenica, l'Inter incrocerà la Sampdoria a San Siro, in una gara che indubbiamente ha un sapore particolare per Beppe Marotta, ad sport del club nerazzurro legato in maniera particolare ai blucerchiati e alla Liguria in generale. Legame che lui stesso esplicita in un'intervista rilasciata a Il Secolo XIX: "Alla Samp e in Liguria ho vissuto la consacrazione della mia attività professionale. Da un punto di vista lavorativo, un’esperienza bellissima, otto stagioni vissute alla grande. Arrivai con la squadra quasi in Serie C, l’ho lasciata qualificata per i preliminari di Champions. Otto anni di emotività intensa. Poi in Liguria sono nati i miei figli Elena e Giovanni: nel 2010, il giorno di Italia-Serbia, quella rinviata per i disordini dei serbi. Cosa mi porto nel cuore? In Liguria a essere preponderante è la natura. Il percorso da Corte Lambruschini, la sede, ai campi di allenamento della Sampdoria a Bogliasco è una gioia per gli occhi. Facevo la strada a mare, da Corso Italia, un piacere".

Ovviamente, Marotta è rimasto decisamente toccato dalla tragedia del Ponte Morandi: "Subito è stato come una ferita, che si è propagata in un istante. Come se una parte del corpo ti venisse a mancare, una spaccatura netta. Poi ha iniziato a salire l’angoscia nel vedere quello che accadeva. Perin e Bonucci rischiavano di essere proprio lì in quell’istante – conclude – ci siamo informati subito, erano già rientrati". 

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Sezione: Focus / Data: Lun 11 febbraio 2019 alle 12:09 / Fonte: Sampnews24.com
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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