È vero, ci eravamo abituati bene, tra Mancini, vittorie in coppa Italia e scudetti in serie, e Mourinho, altri scudetti e coppe, ma soprattutto la Champions League. Insomma, non c'è che dire, sono stati sei anni belli, intensi e vittoriosi. Poi, nel giro di dodici mesi, è cambiato tutto, è ricambiato nuovamente, ed ora si appresta a cambiare ancora.

Certo, le vittorie ci sono state lo stesso, un mini triplete che per Moratti ha molto valore, e lo ha anche per tutti i tifosi nerazzurri, ma la sensazione di stordimento nel passare da Benitez a Leonardo (senza dimenticare tutta la ridda di voci sugli altri venti e passa candidati) non è stata poca, anche se - alla fine - è stata assorbita.

E quando ormai quasi tutti ci si aspettava un'estate tranquilla sotto il profilo della guida tecnica, ecco pronto l'ennesimo ribaltone. Da Parigi e dal Qatar si fanno vivi gli sceicchi che hanno da proporre qualcosa di molto allettante a Leonardo: il ruolo di direttore generale, quello a cui - si dice - aspiri da molto.

Punto e a capo, insomma. Tutto da rifare: e i nomi di una volta, Villas-Boas, Capello, Hiddink, Dunga, Mihajlovic si mischiano a quelli nuovi: Bielsa, Gasperini, Delio Rossi, Zico e Ancelotti.

I ben informati dicono che con l'attuale tecnico della Fiorentina sia fatta "all'80%" dato che Ancelotti non sarebbe mai stato contattato, ma la Fiorentina intende trattenerlo secondo le ultime novità. Bielsa invece avrebbe rifiutato per motivi personali mentre tutte le altre candidature sono andate via via scemando o sono venute meno perché erano solo dei nomi usciti sui giornali e niente più.

Quello che comunque si augurano i tifosi dell'Inter, oltre alla conclusione nel più breve tempo possibile di questa vicenda, è che si possa ripartire con un progetto stabile e di natura almeno biennale, con una campagna acquisti portata avanti con il nuovo allenatore, e che tutto questo dia quel po' di concretezza che c'era negli anni di Mancini e nel biennio dello Special One.

Di tempo, a dirla tutta, non ce n'è tantissimo, e le altre squadre, sia in campo internazionale che in Italia, leggi Milan e la sua campagna di rafforzamento, sono partite decise da almeno un paio di settimane portandosi avanti con il lavoro per la prossima stagione sportiva.

Insomma, forse l'ufficialità del neo-allenatore sarà già avvenuta, quando queste righe saranno pubbliche, o forse no e allora vorrà dire che Moratti si sarà voluto prendere un fine settimana per pensarci su. Diciamo che ben venga la riflessione, a patto che lunedì si riparta decisi e convinti per la nuova strada.
 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 18 giugno 2011 alle 00:02
Autore: Giuseppe Granieri
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