Le soste per gli impegni delle nazionali, com'è noto, aprono vuoti enormi nella copertura ormai capillare dei media in ottica club. Vuoti riempiti con notizie di infortuni patiti dai giocatori convocati dai commissari tecnici, apertura di casi più o meno pompati e, soprattutto, con il mercato. Tanto mercato.

Stavolta, in casa Inter, per fortuna non si registrano tegole a livello di acciacchi (e qui si tocca ferro), ci sono state le dichiarazioni non si sa quanto passeggere e quanto pesate di Joao Mario dal ritiro portoghese (e subito qualcuno ci ha sguazzato). In particolare, è tornato in auge il nome di Ramires del Jiangsu Suning, promesso rinforzo per il centrocampo di Luciano Spalletti.

L'aspetto interessante è che si è detto tantissimo su questo possibile nuovo arrivo: si è parlato del legame tra il club cinese e l'Inter, dei costi, delle varie opzioni di trasferimento, del problema al ginocchio, della sua voglia di tornare in Europa, della volontà di Fabio Capello di trattenerlo. Poco, pochissimo, invece, si è detto sulle su caratteristiche di giocatore e sui motivi che dovrebbero spingere Ausilio e Sabatini a portarlo ad Appiano Gentile.

Perché Spalletti vuole Ramires? Questa la domanda interessante. E allora vale la pena approfondire, non prima di aver ricordato il palmares del brasiliano: campionato portoghese (2009-10) e coppa di Lega (2009-10) col Benfica; Champions League (2011-12), FA Cup (2011-12), Europa League (2012-13), coppa di Lega (2014-15) e Premier League (2014-15) con il Chelsea; bronzo olimpico (Pechino 2008) e Confederations Cup (2009) con il Brasile.

A livello tecnico, Ramires è un centrocampista in grado di ricoprire tutti i ruoli della mediana. Di base resta un interno di polmoni e interdizione, ma non disdegna gli inserimenti e per questo motivo è spesso stato impiegato dai vari allenatori anche come trequartista 'sporco', quasi alla Stankovic tanto per capirci. E sa fare benissimo anche l'esterno, sia alto che basso, favorito dall'ottima velocità di base.

L'aspetto che però ha fatto innamorare di lui i tecnici e, in particolare, José Mourinho è certamente l'intelligenza tattica. Ramires, 31 anni il prossimo 24 marzo, ha come primo obiettivo sempre quello di aiutare la squadra, di soccorrere il compagno in difficoltà, di fare una corsa in più per risolvere un problema comune. Un brasiliano atipico, che decodifica calcio tramite codici avanzati, che avverte prima degli altri il pericolo: doti che lo hanno condotto a spostarsi dalla fascia, dove giocava inizialmente, verso l'interno del campo.

Ramires rappresenta il profilo ideale per il centrocampista di Spalletti e per lo spirito che il tecnico di Certaldo sta infondendo alla sua squadra. L'Inter 2017-18 è stata forgiata in nome della collettività, del bene comune di squadra. Ramires Santos do Nascimento potrebbe rappresentarne l'ultimo modellamento.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 14 novembre 2017 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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