Il clima attorno all’Inter sicuramente non è dei più sereni. La squadra fa fatica a esprimersi, il mister ci prova con tutta la sua volontà ma i risultati non arrivano e i tifosi non riescono più a sopportare questa situazione. Tutto intorno all’Inter sembra girare nel verso sbagliato. La tensione si avverte, sia da parte dei giocatori sia da parte dei tifosi sugli spalti. Sarebbe facile dire che in un momento del genere bisognerebbe remare tutti nella stessa direzione ma purtroppo non è affatto semplice. Per una persona che ha l’Inter nel cuore è difficile stare lì inerme, seduto sul seggiolino, a vedere la propria squadra prendere schiaffi agitandosi in modo nervoso sul campo. Si dovrebbe sempre sostenere, lo so, ma purtroppo i sentimenti umani sono poco controllabili soprattutto se si fa fatica a intravedere la luce in fondo al tunnel.

Arrivo al punto. Icardi, uno di quelli che in campo dà sempre tutto, segna, fa il suo dovere e si sente in diritto di sfogare la propria frustrazione mettendosi il dito alla bocca zittendo i tifosi che fischiano. Capisco il gesto ma non è giusto. Per un momento il giocatore (Icardi in questo caso, ma poteva trattarsi di chiunque altro) deve capire la situazione e immedesimarsi in chi quella maglia la vive e la ama da molto più tempo di lui. In tribuna ci sono persone che si “sbattono” per venire allo stadio sperando di poter gioire a fine partita e che spesso rimangono delusi. Le belle quanto vere parole su progetti futuri vari purtroppo in quei momenti lasciano il tempo che trovano.

Queste persone sono interisti veri al di là dei fischi da 10, 20, 30, 40 anni e ne hanno viste di ogni. Hanno vissuto momenti belli e brutti e non devono essere giudicati da chi quella maglia non ce l’ha (ancora) cucita addosso. L’unico modo per sfogarsi è quello e, giusto o sbagliato che sia, devono essere rispettati. Non si possono certo biasimare coloro che fischiano una squadra che non rende e questi fischi dovrebbero essere recepiti come segno di affetto e attaccamento, non come forma di dissenso. Gli stessi tifosi che fischiano sono quelli che sperano di sbagliarsi, di pentirsene e di essere smentiti dalla squadra pronta a trasformare questi fischi in sonori applausi.

Quindi basta con lo stizzirsi e basta con l’impermalosirsi. Lasciamo spazio alla voglia di spaccare il mondo e far cambiare idea alla gente. È facile chiedere il supporto del popolo facendo la voce grossa, molto più difficile conquistarselo sul campo. Meditate gente, meditate.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 13 novembre 2014 alle 00:00
Autore: Filippo Tramontana / Twitter: @filotramo
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