Il calcio è bello anche perché ognuno può sostenere la propria opinione. Al Bar Sport si tessono le lodi o si critica questo o quel giocatore. E poi è il campo l’unico vero giudico. Con i numeri e le statistiche, che a seconda di come di come vengono letti, danno ragione o torto ai vari appassionati.
Ecco, io non ho paura di dirlo. L’Inter, almeno a mio avviso, ha i centrali tra i più forti del mondo. Anzi a dire il vero come coppia, o come trio, forse, si tratta davvero di quelli meglio assortiti.
Skriniar ormai è una certezza. Arrivato in punta di piedi dalla Sampdoria, il gigante buono è diventato un perno della squadra di Spalletti. Il suo valore di mercato è salito alle stelle, Nesta (sì, quel Nesta) lo ha indicato per tecnica (perché chi dice che non sia bravo con i piedi non lo ha mai visto giocare probabilmente) e per doti il suo erede, e Barcellona e City farebbero carte false per ingaggiarlo. Un muro insomma. Che potrebbe essere tra l’altro il Capitano ideale dell’Inter futura. 
E chi al suo fianco sta dimostrando di essere una roccia? Quel De Vrij che senza alzare la voce si è imposto naturalmente al fianco dello slovacco. L’olandese, ingaggiato a parametro zero (e davvero non trovo una spiegazione plausibile nel fatto che le squadre inglesi non abbiano offerto un contratto faraonico all’ex Lazio) insieme a Skriniar costituisce una vera e propria trincea nerazzurra.
Un Affare con la A maiuscola. Un giocatore che servirà, e tanto, alla causa della Beneamata.
E non provate a dimenticare Miranda, che non a caso è uno dei Capitani del Brasile. Il verdeoro, forse per età, magari non potrà giocare tutte le partite al 110%, ma in una secca è più che affidabile. E può formare insieme ai suoi compagni un terzetto difensivo altamente invidiabile.
Per tecnica, grinta, capacità di intervenire, colpo di testa e integrazione fatico a vedere nel panorama mondiale coppie, o come detto tre centrali, così bene assortiti tra di loro.
E occhio a non dimenticare Ranocchia, che quando entra in campo porta sempre un contributo importante, o D’Ambrosio, che sicuramente è più affidabile come terzino, ma che all’occorrenza può anche essere spostato dalla fascia.
La cosa più bella per un tifoso interista credo che sia che molti supporters delle squadre rivali non la pensano così. E forse per invidia o per semplice amore nei propri giocatori, reputano chi difende i propri colori, migliori dei centrali nerazzurri. E poi però c’è sempre in campo. Che dimostra fedelmente la supponenza e l’arroganza di chi vuole esaltare come idoli quelli che al massimo sono dei buono stopper, nulla di più. Fateci caso: l’Inter in questo inizio di stagione ha preso gol solo per prodezze individuali da fuori area, calci piazzati e deviazioni improbabili. Più un errore di Handa contro il Torino. Ma zero colpe per movimenti, o perché l’avversario è stato più bravo, per i centrali del Biscione.
Che se continueranno così, almeno per quello che mi riguarda, passeranno dai “tra i migliori d’Europa” a “quelli migliori del mondo”.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 05 ottobre 2018 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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